venerdì 26 ottobre 2012

Pektovic - Conferenza Stampa post gara

ATENE - Il finale porta con sé la beffa. Termina 1-1 l'intenso match tra Panathinaikos e Lazio. Nel primo tempo, la squadra di Petkovic si è dimostrata pimpante, aggressiva, vogliosa di portare a casa il bottino pieno. La ripresa è stata invece all'insegna della sofferenza, con la formazione greca che ha preso via via il pallino del gioco. I biancocelesti si sono dimostrati disordinati nel possesso palla, schiacciati dal pressing crescente degli ateniesi. Il forcing greco è stato poi premiato negli ultimi minuti dell'incontro, con il pareggio raggiunto quando ormai si stava entrando nei minuti di recupero. La squadra capitolina mantiene il primato nel Girone J (grazie al pareggio tra Maribor e Tottenham), ma perde l'occasione di staccare la concorrenza. Serata dolceamara, quindi, per Vladimir Petkovic,  in conferenza stampa dallo Stadio Olimpico "Spyros Louis". 

Una Lazio che ha fatto la partita solo per 25 minuti?
La Lazio non ha giocato solo 25 minuti. Abbiamo avuto il possesso sempre noi, ma non abbiamo avuto la fame per vincere la partita. L'avversario ha fatto qualcosa solo negli ultimi quindici minuti.
L'atteggiamento del secondo tempo è di una squadra troppo leziosa, le fa rabbia questo?
Non dimentichiamo che abbiamo giocato contro il Panathinaikos. Non sono contento di aver preso un solo punto, ma abbiamo dimostrato di poter competere con queste squadre con il minimo sforzo. Ci è mancato il killer instinct per chiudere la partita.
Non è la prima partita che la Lazio gioca peggio nel secondo tempo. Da cosa dipende questo?
Per me dipende più dall'approccio mentale, stava a noi creare di più negli ultimi minuti. Dobbiamo migliorare su questo, dobbiamo essere pronti a fare la differenza con tutti quelli che vanno in campo.
Quando non gira Hernanes, la squadra ne risente in fase offensiva?
Nel primo tempo in diverse occasioni siamo riusciti a creare buone occasioni, sulla fascia destra abbiamo creato superiorità numerica. Con la marcatura a uomo si può soffrire, ma siamo stati troppo "bravi" per vincere la partita.
Come mai Klose è andato in tribuna e non in panchina?
E' stata quasi la stessa di Radu. Klose deve riposare, ha avuto qualche problemino, spero di recuperarlo per domenica. Sul suo stato di salute ci penserà a dare informazioni lo staff medico. Per domenica comunque diciamo che è in dubbio.
Cosa si è fatto Mauri?
Una contrattura al polpaccio. Vediamo se potrà recuperare per domenica, in modo veloce.
Sulla fascia sinistra le maggiori sofferenze. Le è piaciuto come ha giocato Zarate?
No, deve dare di più come tutti. Chi è sceso in campo questa sera deve darmi garanzie per poter ottenere occasioni di scendere in campo. Io cerco di coinvolgere il maggior numero di giocatori nel progetto, aspetto che tutti dimostrino di poter conquistare una posizione.
Questa sera è arrabbiato?
Lo sono sempre quando non si vince, quando le partite vanno come stasera non sono mai contento. Abbiamo messo in difficoltà l'avversario, dovevamo essere più produttivi nel secondo tempo.


Fonte: Stefano Fiori-Lalaziosiamonoi.it

domenica 21 ottobre 2012

Petkovic promuove la Lazio: "Non a pieni voti, ma a buoni..."


La Lazio esulta, la Lazio batte il Milan e vola in classifica: la vittoria con i rossoneri porta i biancocelesti a una sola lunghezza dal Napoli, al terzo posto solitario in classifica (in attesa che giochi l'Inter). Klose e compagni hanno confermato i pronostici della vigilia: superiorità netta nel primo tempo, seguita però da un'eccessiva sofferenza nella seconda frazione. Vladimir Petkovic può essere soddisfatto del risultato, un po' meno del calo di concentrazione della ripresa.

Questa la conferenza stampa del tecnico biancoceleste:

Esame di maturità superato?
Non a pieni voti, ma con buoni voti. Negli ultimi minuti abbiamo rinunciato a giocare. Comunque abbiamo subito gol da calcio da fermo, il Milan non ha creato grosse occasioni.
Come si può ovviare al calo atletico della ripresa?
Non era necessario questo calo, anche se siamo un po' stanchi dobbiamo tenere di più la palla. Non si può sempre verticalizzare in avanti, bisogna giocare con più testa.
Come sta Marchetti?
Ha un leggero fastidio muscolare, vediamo in questi giorni, speriamo.
Cosa è successo sul 3-0? Il Napoli è a un solo punto, dove può puntare la Lazio?
Bisogna rimanere con i piedi per terra. Bisogna anche analizzare le cose che vanno meno bene. Dobbiamo migliorare per avere continuità per tutti i 90 minuti, come le grandi squadre. La classifica mi interessa relativamente. Oggi abbiamo dimostrato che possiamo vincere con le grandi. Questa convinzione ci deve aiutare nelle prossime partite.
Nel secondo tempo solo questioni tattiche o un calo atletico? Il cambio Mauri-Cavanda?
Il MIlan ha giocato anche con cinque punte, mi serviva più copertura dietro. Lulic davanti poteva chiudere la fascia e poi ripartire.
Dal punto di vista del gioco la Lazio è la migliore?
Non valuto io questo. Era per me importante non lasciare spazi ai giocatori veloci del Milan. Abbiamo fatto bene per un'ora, peccato per il finale di partita. Dobbiamo crescere ancora per mantenere aggressività e possesso palla.
La Lazio del primo tempo la migliore che vuole vedere?
Ci sono diversi tipi di Lazio. Si può preferire l'una all'altra, ma l'importante è che stasera abbiamo giocato bene, anche se solo per 60 minuti.
La Lazio tira molto da fuori area. E' una scelta voluta o spunto dei singoli?
Certe cose si devono avere come doti dei singoli giocatori. Anche in allenamento si provano queste cose, ma sono loro che decidono se tirare da lontano.


Fonte: Stefano Fiori-Lalaziosiamonoi.it

venerdì 19 ottobre 2012

Zarate riparte da se stesso!

Quando nella propria vita serve ripartire, due mani tese possono costituire un buon inizio. Per Mauro Zarate, il primo step da cui far partire il proprio riscatto risiede nelle parole di Petkovic:Sto aspettando che Zarate mi faccia vedere in campo il suo valore e riconquisti la fiducia dei suoi compagni. Il resto sono chiacchiere”. Per l'attaccante argentino, sapere che il mister lo sta “aspettando” deve essere il primo passo per riacquistare fiducia e rimettersi in carreggiata. La voglia di spaccare il mondo subito-prima di adesso va un attimo accantonata: solo un lavoro meticoloso, graduale e soprattutto quotidiano può ripresentare il talento di Haedo nelle migliori condizioni possibili. La seconda mano tesa, sintomo che il numero 10 sembra aver recepito il messaggio, proviene proprio dal diretto interessato: come riporta il Corriere dello Sport, Zarate ha infatti ottenuto dalla società di poter avvalersi di un personal trainer, in modo da intensificare la preparazione atletica. Per riportare Maurito ai livelli straordinari del suo primo anno a Roma, certamente questa notizia non costituisce una garanzia assoluta. Ma può rappresentare un buon passo in avanti. Soprattutto restituisce un dato fondamentale: il “blocco da prestazione” di Zarate trova le sue cause in buona parte nella condizione fisica. Riportando alla mente le prodezze della prima stagione – il gol al derby, le reti alla Juventus e alla Sampdoria in Coppa Italia – salta subito all'occhio come sia stata proprio la predominanza nello scatto e nel dribbling a rendere Zarate l'idolo della Curva Nord. Uno smalto progressivamente perso, tanto a Roma quanto nella parentesi all'Inter. Anche la posizione in campo conta, certamente, dal momento che Maurito ha fatto vedere le cose migliori giocando da prima punta in un attacco a due, in coppia con Goran Pandev. Un giocatore dalle doti indiscusse come l'argentino, tuttavia, è in grado di rendere a dovere anche giocando in posizione più arretrata. Serve però la convinzione nei propri mezzi, l'umiltà di non essere il primo della classe e, appunto, un'ottima condizione atletica. Zarate sembra aver capito che la non convocazione per la gara di Pescara non è stata una bocciatura definitiva. Come non lo sarà quella che, eventualmente, potrebbe arrivare con il Milan, anche se il dubbio verrà svelato solamente al momento della pubblicazione della lista da parte di Petkovic. Tra campionato, Europa League e Coppa Italia, il talento di Haedo ha almeno sedici partite di fronte a sé: il primo traguardo, infatti, sarà per forza di cose la sosta per Natale. Al ritorno in campo, infatti, il nuovo anno coinciderà con l'inizio della sessione invernale del mercato. Dalla Francia (sponda Olympique Marsiglia), ma anche dalla Spagna e dall'Inghilterra rimbalzano voci di interessamento. Lasciare di nuovo la Capitale, però, sarebbe una scommessa troppo grande da perdere. Il cammino non è semplice, di rivali davanti Zarate ne ha molti: Miroslav Klose è intoccabile lì davanti, il suo vice designato è Sergio Floccari. Le carte da giocarsi, però, Maurito ce le ha. Con un personal trainer accanto, ma soprattutto con la voglia di mettersi a lavorare sodo, la strada potrà apparire meno dura.

Fonte: Stefano Fiori-Lalaziosiamonoi.it

lunedì 8 ottobre 2012

Ecco le convocazioni di Prandelli - Candreva torna in azzurro.

Convocato! Antonio Candreva è l'unico biancoceleste convocato in Nazionale Italiana. Il ct Prandelli ha diramato le convocazioni, e il centrocampista romano è stato scelto e vestirà nuovamente la maglia azzurra. Niente Marchetti, ma per Candreva la trasferta di Pescara si tinge di azzurro. Di nuovo, finalmente. La Nazionale, come riporta il sito della FIGC, che si radunerà alle 12.30 di domani a Coverciano, arriverà a Yerevan nella serata di mercoledì, con circa 48 ore di anticipo rispetto alla gara con l’Armenia in programma venerdì alle 19 ora italiana. Una scelta, quella di raggiungere l’Armenia già all’antivigilia del match, dettata dalla lunghezza del viaggio (4 ore) che attende la squadra.
 
Questa la lista dei convocati:

Portieri: Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Sirigu (Paris St. Germain), Viviano (Fiorentina);
Difensori: Abate (Milan), Balzaretti (Roma), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Criscito (Zenit St. Pietroburgo), Maggio (Napoli), Ogbonna (Torino), Ranocchia (Inter);
Centrocampisti: Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Diamanti (Bologna), Giaccherini (Juventus), Marchisio (Juventus), Montolivo (Milan), Pirlo (Juventus), Verratti (Paris St. Germain);
Attaccanti: Balotelli (Manchester City), Destro (Roma), El Shaarawy (Milan), Gilardino (Bologna), Giovinco (Juventus), Osvaldo (Roma).

In casa Candreva, la bottiglia di champagne può essere finalmente tolta dalla ghiacciaia e stappata. La tanto agognata, quanto meritata, chiamata in Nazionale è arrivata. E' lo stesso centrocampista biancoceleste a celebrare questa giornata per lui indimenticabile: "Questa convocazione è un premio al lavoro svolto in comunione con la squadra e lo staff tecnico - sono le parole del numero 87 rilasciate al sito ufficiale biancoceleste -. Ringrazio tutti, compresi i tifosi della Lazio, per il sostegno che mi hanno dato e mi daranno in futuro. Spero di portare in alto i colori azzurri sin dalle prossime gare di qualificazione ai prossimi Mondiali".

Fonte: Luca Capriotti /Lalaziosiamonoi

Hernanes e Klose - Il tandem che fa sognare la Lazio


Klose ed Hernanes la premiata ditta del gol colpisce ancora. E come riporta l’articolo del Corriere dello Sport a cura di Fabrizio Patania, quando fanno i gol in coppia la Lazio vince sempre. È la nona volta che succede, da quando i due giocano insieme. Una costante inaugurata lo scorso anno con Reja e che in questa stagione si è ripresentata contro il Mura (un gol a testa), il Chievo (doppietta di Hernanes e gol di Klose) e poi ieri con il Pescara a parti invertite (gol di Hernanes e doppietta di Klose). Insieme i due hanno già messo a segno 9 gol, più di tutto il Milan e  di tutta la Fiorentina. La serie era cominciata nella passata stagione, nei play off di Europa League con i macedoni del Rabotnicki. E in campionato si erano esaltati: un gol a testa a Cesena nella notte della svolta per Reja, che si era dimesso tre giorni prima. E poi ancora a Firenze e nel derby con la Roma. Quindi a gennaio con l’Atalanta (2-0) all’Olimpico e nella trasferta del Bentegodi con il Chievo (0-3).  Va bene il collettivo e lo spirito di gruppo. Ma per vincere le partite servono i campioni. La Lazio ne ha due che si completano a vicenda. Il profeta è la classe allo stato puro, il panzer è il cecchino per eccellenza. E quando tutti e due fanno bene la Lazio vola.

Fonte: Giuliano Corridori-Lalaziosiamonoi.it

venerdì 5 ottobre 2012

La Lazio trionfa anche in Europa, Petkovic soddisfatto: "Squadra inedita, ma ha meritato la vittoria... Hernanes-Ederson? Fanno la differenza"




La Lazio trionfa anche in Europa, vince di misura e con poco sforzo con il Maribor e si attesta in vetta al girone J. Mister Petkovic ha commentato il successo con gli sloveni in conferenza stampa nella pancia dello Stadio Olimpico.
Può dare un giudizio della partita? "Piacevole, viva, con tante occasioni anche troppe per me anche del Maribor. Complimenti agli sloveni, sono una buona squadra, non mi hanno sorpreso ma confermato le mie aspettative. Ma complimenti alla Lazio che ha vinto meritatamente, anche se dovevamo chiudere prima la partita"
Una Lazio migliore nel secondo tempo, Floccari è un elemento importante? "Non era facile assemblare giocatori nuovi, era una squadra nuova ma abbiamo dimostrato che abbiamo meritato la vittoria. Floccari come altri è stato parte di questo successo"
Come sta la squadra? Che livello ha questo girone? "Era una squadra da oliare, inedita, la conferma della nostra forza è arrivata nella ripresa. Sapevo che questo girone era forte, ma anche il Maribor ha dimostrato di non essere la squadra peggiore. Non guardiamo la classifica, la vittoria è importante per il morale"
Candreva è da Nazionale? "Non mi piace fare pressione, l'importante è che lo dimostri sul campo"
Come sono andati Ederson-Hernanes? "Sono andati bene, hanno avuti molti palloni e buona condizione fisica. Sta tornando anche Hernanes dopo l'infortunio. Possono fare la differenza anche insieme".

Fonte: Giorgia Baldinacci - Lalaziosiamonoi.it