venerdì 19 ottobre 2012

Zarate riparte da se stesso!

Quando nella propria vita serve ripartire, due mani tese possono costituire un buon inizio. Per Mauro Zarate, il primo step da cui far partire il proprio riscatto risiede nelle parole di Petkovic:Sto aspettando che Zarate mi faccia vedere in campo il suo valore e riconquisti la fiducia dei suoi compagni. Il resto sono chiacchiere”. Per l'attaccante argentino, sapere che il mister lo sta “aspettando” deve essere il primo passo per riacquistare fiducia e rimettersi in carreggiata. La voglia di spaccare il mondo subito-prima di adesso va un attimo accantonata: solo un lavoro meticoloso, graduale e soprattutto quotidiano può ripresentare il talento di Haedo nelle migliori condizioni possibili. La seconda mano tesa, sintomo che il numero 10 sembra aver recepito il messaggio, proviene proprio dal diretto interessato: come riporta il Corriere dello Sport, Zarate ha infatti ottenuto dalla società di poter avvalersi di un personal trainer, in modo da intensificare la preparazione atletica. Per riportare Maurito ai livelli straordinari del suo primo anno a Roma, certamente questa notizia non costituisce una garanzia assoluta. Ma può rappresentare un buon passo in avanti. Soprattutto restituisce un dato fondamentale: il “blocco da prestazione” di Zarate trova le sue cause in buona parte nella condizione fisica. Riportando alla mente le prodezze della prima stagione – il gol al derby, le reti alla Juventus e alla Sampdoria in Coppa Italia – salta subito all'occhio come sia stata proprio la predominanza nello scatto e nel dribbling a rendere Zarate l'idolo della Curva Nord. Uno smalto progressivamente perso, tanto a Roma quanto nella parentesi all'Inter. Anche la posizione in campo conta, certamente, dal momento che Maurito ha fatto vedere le cose migliori giocando da prima punta in un attacco a due, in coppia con Goran Pandev. Un giocatore dalle doti indiscusse come l'argentino, tuttavia, è in grado di rendere a dovere anche giocando in posizione più arretrata. Serve però la convinzione nei propri mezzi, l'umiltà di non essere il primo della classe e, appunto, un'ottima condizione atletica. Zarate sembra aver capito che la non convocazione per la gara di Pescara non è stata una bocciatura definitiva. Come non lo sarà quella che, eventualmente, potrebbe arrivare con il Milan, anche se il dubbio verrà svelato solamente al momento della pubblicazione della lista da parte di Petkovic. Tra campionato, Europa League e Coppa Italia, il talento di Haedo ha almeno sedici partite di fronte a sé: il primo traguardo, infatti, sarà per forza di cose la sosta per Natale. Al ritorno in campo, infatti, il nuovo anno coinciderà con l'inizio della sessione invernale del mercato. Dalla Francia (sponda Olympique Marsiglia), ma anche dalla Spagna e dall'Inghilterra rimbalzano voci di interessamento. Lasciare di nuovo la Capitale, però, sarebbe una scommessa troppo grande da perdere. Il cammino non è semplice, di rivali davanti Zarate ne ha molti: Miroslav Klose è intoccabile lì davanti, il suo vice designato è Sergio Floccari. Le carte da giocarsi, però, Maurito ce le ha. Con un personal trainer accanto, ma soprattutto con la voglia di mettersi a lavorare sodo, la strada potrà apparire meno dura.

Fonte: Stefano Fiori-Lalaziosiamonoi.it

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