martedì 15 maggio 2012

Idea Di Matteo.

Roberto Di Matteo
 Rassegna Stampa "Il Messaggero"

Ora nella testa di Lotito spunta un’idea: Roberto Di Matteo, finalista di Champions League con il Chelsea e soprattutto ex laziale. L’attuale tecnico del Chelsea sarebbe in piena corsa con Zola (e forse ancora con Reja) per la panchina biancoceleste. La notizia rimbalza direttamente dall’Inghilterra. Da quando sono cominciate a circolare le voci di un suo possibile addio anche in caso di vittoria della Champions League, persone vicine a Claudio Lotito e allo stesso manager del club londinese (Federico Pastorello?) si sono subito attivate per proporlo al patron laziale.


Fino a qualche settimana fa l’accostamento alla Lazio sembrava poco praticabile, considerato quanto di buono fosse riuscito a fare Di Matteo negli ultimi tre mesi alla guida del Chelsea dopo l’esonero di Villas Boas. Ora è cambiato tutto. Al momento l’ex centrocampista della Lazio (115 presenze e 7 reti dal ’93 al ’96) è super concentrato sulla finale con il Bayern Monaco e non pensa ad altro che a questo evento. Ovvio. Nei contatti che ci sarebbero stati una decina di giorni fa, il tecnico italiano avrebbe detto però di essere orgoglioso dell’eventualità di approdare a Roma. Grazie a quello che ha fatto al Chelsea, su di lui ci sono diverse squadre, in Italia, Inghilterra e Spagna, ma se Abramovich dovesse confermare l’addio e se Lotito lo dovesse chiamare, Di Matteo per la Lazio farebbe un’eccezione. A Roma, oltre a qualche appartamento, ha lasciato il cuore. Appena può, torna nella capitale. Ad aprile dell’anno scorso venne a Formello a seguire gli allenamenti di Reja.

Le valutazioni di Lotito. Niente è ancora deciso. Sono settimane che il presidente Lotito sta riflettendo sul tecnico che guiderà la squadra del prossimo anno. Non vuole sbagliare mossa, ma allo stesso tempo sa bene che non può tergiversare tanto sull’allenatore. Gianfranco Zola è tuttora in ballo, ma le sue quotazioni da qualche settimana sono in ribasso. Dall’incontro che c’è stato il 25 febbraio a Roma ai mesi successivi le parti hanno avuto pochi contatti. Al numero uno della Lazio e ai suoi più stretti collaboratori, quel giorno Zola aveva fatto un’ottima impressione, tanto che Lotito e il ds Tare quel famoso sabato, dove poi venne confermato Reja, avevano avuto con l’ex giocatore sardo due riunioni fiume: quasi tre ore a pranzo e circa due ore e mezzo nella tarda serata. Insomma, Zola aveva colpito non poco. L’unico vero grande dubbio era sul vice che aveva proposto Gianfranco, Gigi Casiraghi, ma anche su una serie di richieste (come quella di voler indicare perfino il medico) che, con il passare del tempo, non convincevano affatto. Questo non vuole dire che Magic Box (lo storico soprannome di Zola) non sia più in corsa. Poi c’è Edy Reja. Il suo futuro alla Lazio sembrava segnato, ma il presidente Lotito non è convinto. Ha paura di fare salti nel buio e sta pensando al da farsi. (Daniele Magliocchetti)


Fonte: IL MESSAGGERO

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