Non si gioca così, non si gioca senza grinta: «Non
c’è cattiveria in questa squadra. E’ un gruppo compatto, è composto da
bravi ragazzi, da professionisti seri che hanno dimostrato il loro
valore sino ad una settimana fa. Ma serve anche cattiveria. Questi
schiaffi li meritiamo, le colpe sono di tutti, non si salva nessuno,
neppure noi della società. La Lazio è stata troppo brutta per essere
vera, è sparita dal campo dopo l’1-0 del Catania, non abbiamo fatto
niente di ciò che si doveva. Loro hanno meritato questa grande
vittoria». Quattro schiaffi, tutti in punizione. Il diesse Tare non ha
risparmiato nessuno, ha messo anche i dirigenti sul banco degli
imputati. Una mossa saggia, giusta, fatta per non puntare il dito contro
nessuno in particolare. Lotito ha lasciato il Cibali senza parlare, è
stato negli spogliatoi e s’è fatto sentire. Dopo ogni partita si reca
dalla squadra e da Petkovic, ieri c’era un motivo in più per farlo.
LA REAZIONE - La spiegazione di Tare è precisa, non
smette di difendere il gruppo, ma l’ha messo di fronte alle
responsabilità: «Dobbiamo tornare a casa e riflettere tutti quanti sulla
sconfitta, lunica strada da seguire è questa. Giovedì abbiamo una gara
difficilissima in Europa, sarà importante affrontarla al meglio, poi
domenica giocheremo il derby. Vedrete un’altra faccia della Lazio,
quella vera!». Tare assicura la reazione, la società si farà sentire
nuovamente nello spogliatoio. Il diesse non crede al calo fisico, è una
questione mentale. La Lazio spesso stacca la spina: «Gli elogi sono
stati giusti, ora sono giuste le critiche. Non credo si tratti di un
calo fisico, per me è un problema di testa. A Firenze, nel secondo
tempo, abbiamo reagito e giocato bene così come è accaduto contro il
Torino. A Catania purtroppo abbiamo preso un gol incredibile, mi
riferisco al primo, nessuno di noi ha capito comè entrata quella palla. E
poi è arrivato il calcio di rigore, ha chiuso la partita, non ci siamo
più stati con la testa, non siamo stati in grado di reagire». Non ci
sono parole, servono fatti: «E’ difficile dare una spiegazione dopo una
sconfitta del genere. Non posso dire da cosa sia dipesa, ma non sarebbe
giusto buttare tutto quanto di buono è stato fatto. Questo è un gruppo
che va difeso, ma allo stesso tempo vanno cercate le soluzioni. Dobbiamo
capire quali sono gli errori commessi, dobbiamo cercare di trovare la
strada giusta». Gli impegni multipli non valgono come alibi: «Si gioca
tanto, ma questo non vale solo per noi, è così anche per gli altri. Sino
all’1-0 abbiamo creato, l’occasione di Rocchi è stata importante, poi
abbiamo regalato altri gol. La Lazio è crollata dopo lo svantaggio. C’è
tanta rabbia, c’è tanto nervosismo, dobbiamo dormirci sopra». Il derby
non ha influito: «Parliamo di giocatori d’esperienza, non è la prima
volta che affrontano un derby. Abbiamo una classifica da difendere, è
difficile trovare le parole giuste, non c’è niente da giustificare.
Questa squadra ha fatto tanto, dobbiamo solo metterci di nuovo con la
testa bassa e pedalare, ogni parola sarebbe superflua».
CAVANDA - Tare ha attaccato la squadra su punti
precisi senza accusare i singoli reparti: «L’attacco? Rocchi è un grande
giocatore, ha fatto la storia della Lazio. Floccari ha grande
esperienza, può giocare in qualsiasi squadra, è un problema di gruppo».
Il diesse ha difeso Cavanda, autore di una pessima prova: «Cavanda va
difeso più di tutti perché uno dei nostri giovani, se sbaglia dobbiamo
stargli vicino, ha anche il diritto di fare errori considerando la sua
età. In questo momento credo non si salvi nessuno, non è solo colpa di
Cavanda o di un giocatore in particolare. E’ colpa di tutti».(d.r.)
Fonte: Lazio.net
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