Ieri sera l’incontro tra il manager di Diakitè e la Lazio è durato sette ore: le parti non sono ancora arrivate a un accordo per il rinnovo di contratto del difensore biancoceleste, ma rimangono comunque vicine. Si attende quindi nei prossimi giorni un ulteriore sviluppo nella trattativa.
Fonte: Sportnews.eu
mercoledì 27 giugno 2012
Mauri - Depositato ricorso in cassazione.
Mentre i tempi del processo sportivo sembrano prolungarsi – sembra infatti probabile lo slittamento dei dibattimanti a luglio inoltrato – i legali di Stefano Mauri restano sul pezzo. Contattato telefonicamente nel pomeriggio di ieri, l’avvocato Matteo Melandri
ha ribadito la volontà di proseguire la battaglia in merito alla
legittimità dell’ordinanza di custodia cautelare che il 28 maggio scorso
portò il loro assistito in carcere. “Domani mattina (oggi per chi
legge, ndr) depositeremo il ricorso presso l’Ufficio Impugnazioni fuori
sede di Roma – spiega Melandri – Il tutto poi sarà notificato al
Tribunale del Riesame di Brescia, quindi le carte torneranno a Roma alla
Cassazione. A questo punto – specifica l’avvocato – Piazza Cavour potrà
rigettare il nostro ricorso, altrimenti accogliendolo stabilirà che il
Tribunale del Riesame di Brescia dovrà esprimersi sul merito
dell’ordinanza di custodia cautelare”. Giova ricordare in questa
sede che lo stesso collegio in data 18 giugno aveva definito
inammissibile per “sopraggiunta carenza di interesse” il ricorso dei
legali di Mauri.
FONTE: RADIOSEI
FONTE: RADIOSEI
Asta Turca per Zarate - Via libera a Yilmaz
IN USCITA DALL’ITALIA – Il talento di Mauro Zarate interessa il Galatasaray, dove milita l’ex portiere biancoceleste Muslera: vogliono una seconda punta tecnica e veloce, secondo quanto riportato dalle pagine de “Il Messaggero”.
Il trequartista argentino ritroverebbe l’estremo difensore (suo grande
amico tuttora), il prezzo del suo cartellino è sceso e la Lazio ha
ottimi rapporti con la società turca, dopo l’affare Muslera-Cana della
scorsa stagione.
IN ENTRATA DALLA TURCHIA – Il centravanti Yilmaz vuole la Lazio, ma Lotito deve risolvere alcune questione economiche: l’accordo era stato trovato per 5 milioni cash più 1,8 da versare entro dicembre, ma il club turco ha chiesto tutto l’importo in un’unica soluzione.
Fonte: sportnews.eu
IN ENTRATA DALLA TURCHIA – Il centravanti Yilmaz vuole la Lazio, ma Lotito deve risolvere alcune questione economiche: l’accordo era stato trovato per 5 milioni cash più 1,8 da versare entro dicembre, ma il club turco ha chiesto tutto l’importo in un’unica soluzione.
Fonte: sportnews.eu
Caso «esodati», ecco la lista: la Lazio taglia!
Non si parla di pensioni, anche se in un certo senso la situazione di
alcuni giocatori ancora di proprietà della Lazio somiglia a quella
degli “esodati”: il compito della dirigenza biancoceleste sarà di riuscire a liberarsene o cederli prima dell’inizio del ritiro, fissato per il prossimo 9 luglio.
Tra i tanti big, troviamo quelli rientranti da un prestito (su tutti Carrizo, Floccari, Foggia, Sculli e Zarate) in cui non è stato esercitato il diritto di riscatto. Zarate potrebbe restare (anche se arrivano offerte da Spagna e Turchia), Foggia potrebbe trovare sistemazione al Pescara, che vorrebbe anche Kozak in prestito. Stankevicius e Garrido sono destinati alla Spagna, dovrebbero partire anche Alfaro e Matuzalem, poi Mendicino, Ceccarelli, Perpetuini, Cinelli e Sevieri. Un’altra stagione al Bari (interessato a Zampa) attende Cavanda, invece Tuia dovrebbe restare.
Fonte: sportnews.eu
Tra i tanti big, troviamo quelli rientranti da un prestito (su tutti Carrizo, Floccari, Foggia, Sculli e Zarate) in cui non è stato esercitato il diritto di riscatto. Zarate potrebbe restare (anche se arrivano offerte da Spagna e Turchia), Foggia potrebbe trovare sistemazione al Pescara, che vorrebbe anche Kozak in prestito. Stankevicius e Garrido sono destinati alla Spagna, dovrebbero partire anche Alfaro e Matuzalem, poi Mendicino, Ceccarelli, Perpetuini, Cinelli e Sevieri. Un’altra stagione al Bari (interessato a Zampa) attende Cavanda, invece Tuia dovrebbe restare.
Fonte: sportnews.eu
L'ultrà al telefono - "Zauri mi raccontò come volevano combinare Genoa-Samp"
«Zauri mi disse che 18 giocatori della Sampdoria
misero 100 mila euro a testa per pareggiare il derby con il Genoa.
Soldi che servivano a pagare Milanetto, Criscito, Dainelli, Palacio e
Marco Rossi, ma quest'ultimo si oppose alla combine. L'accordo prevedeva
anche che, in caso di salvezza della Samp, i due derby dell'anno
successivo sarebbero stati vinti dal Genoa».
Questo è, in soldoni, il riassunto dell'intercettazione che ha fatto saltare sulla sedia il procuratore capo di Cremona, Roberto di Martino, tanto da fargli prevedere «effetti devastanti», «la cosa peggiore» tra quelle emerse nell'inchiesta sul calcioscommesse. A parlare è Massimo Leopizzi, capo ultrà genoano, poche ore dopo l'arresto di Milanetto, il 28 maggio, quando i siti internet avevano già diffuso le sue foto con Domenico Criscito davanti all'Osteria del coccio di Genova. La conversazione con un altro tifoso di nome Davide è stata intercettata dalla squadra mobile di Alessandria nell'indagine che ha coinvolto il pregiudicato Altic, amico di Sculli, e trasmessa a Cremona.
Qualche particolare era già emerso, ma adesso la Gazzetta ha potuto leggere la trascrizione dell'intera conversazione.
Avvertenza: Leopizzi al pm ha negato di aver incontrato Zauri, ha detto di avere riferito «discorsi da bar», ma al tifoso Davide fa capire il contrario. La Procura sta ancora indagando, non crede alla seconda versione di Leopizzi, ma ha dubbi sull'enormità della cifra che sarebbe servita per la combine (1 milione 800 mila). Nessuno, per ora, sa con certezza se quello che l'ultrà dice al telefono è la verità, se l'incontro con Zauri c'è stato davvero. Tocca ai magistrati verificarlo.
L'incontro con Criscito Quando tra le 17.22 e le 17.49 del 28 maggio Leopizzi parla con Davide, il capo ultrà è irritato e preoccupato per la diffusione delle fotografie in cui lo si vede con Criscito, pochi giorni dopo il derby. In quel periodo era sottoposto all'affidamento in prova e non poteva lasciare la sua casa di Urbe, in provincia di Savona. Questa violazione avrebbe potuto spingere il magistrato di sorveglianza a chiedere la detenzione in carcere: «Il mio avvocato mi ha già detto di preparare la borsa». Leopizzi dice che l'incontro tra lui, l'altro ultrà Filippo Fileni e Criscito era finalizzato «a fare il culo» al difensore («M'ha detto: perché non mi dai la mano? Gli ho detto: perché sei un uomo di merda... Perché ti sei venduto il derby. Lui m'ha cominciato a raccontare la storia del derby») e che Sculli era lì per caso e non per progettare con loro la combine di Lazio-Genoa, come sospettato dagli inquirenti. Dice Leopizzi: «Io pago perché ho sbagliato a essere lì perché non dovevo esserci e pagherò, pazienza, non è un problema... Però da un punto di vista etico e morale io non voglio... anzi, peraltro sto facendo un comunicato, lo faccio stasera, dove non racconto tutto perché non posso, non voglio raccontare tutto su una persona che è in carcere, perché un incarcerato non si butta ancora più nella merda». (chi ascolta la conversazione annota: dice di voler essere ascoltato dal dottor Salvini). Leopizzi racconta che i capi ultrà sono andati a «interrogare» tutti i giocatori sospettati. Da questo punto in poi è opportuno riportare l'intercettazione quasi integralmente.
Davide: però allora bisogna dare i nomi.
Leopizzi: raccontiamo tutto... raccontiamo tutto.
D: e poi il discorso è: il prossimo anno Sculli se ne deve (andare), qua non ci deve stare.
L: fuori dal cazzo, però ti dico una cosa Davide... Sculli quella sera non c'entra niente, non è lì per il derby. Sculli è della Lazio quella sera.
D: va beh.
L: è lì con un amico suo (il pregiudicato Altic, ndr) col quale parla forse di macchine, di Ferrari, di assicurazioni. Io e Fabri andiamo lì perché Fabri mi dice: ho sentito Criscito e mi ha detto che è lì. Bene, dico, andiamo a chiedere spiegazioni. Sculli il derby non l'ha giocato. Eravamo lì per Criscito come il giorno prima eravamo io e Marco in Piazza Paolo da Novi con Marco Rossi, mi spiego?
D: certo.
L: a noi interessava il derby. E di fatti poi abbiamo saputo come era la storia del derby e poi insomma i ragazzotti se la cantano (...)
D: lo sappiano chi c'è ancora (nella presunta combine, ndr) e dovrebbe uscire perché se fosse un uomo sarebbe il primo a dire "Signori vi dico la versione".
L: ma ragazzi, cioè, ma il quinto, il quinto del giochetto è Palacio.
D: e appunto... a posto no, ma ce n'è un altro.
L: non Kaladze sul derby.
D: no no è Scarpi.
L: io a 'sto giro non so un cazzo.
D: Massi è Scarpi.
L: ma sul derby ti dico i nomi, te li dico a voce alta. I contattati sono Marco Rossi che dice "siete matti" ok? Dice: siete dei pazzi, non accetterei mai, e difatti Marco è l'unico pulito. Criscito che dice uhm.
D: (ride).
L: quello che fanno i vecchi... dice nì, dice: quello che fanno i vecchi facciamo anche noi. Ma queste sono cose che sappiamo tutti cioè io, Roberto, Marco... Puoi domandare... E dice: se lo fanno i vecchi lo faccio anche io. E poi ci sono Palacio, Dainelli e Milanetto. Punto chiuso. Il derby è questo. Ti do i dettagli.
D: il derby sì, però c'è anche il signor Scarpi se vogliamo parlarne. Perché poi allora veramente se facciamo pulizia togliamo tutto.
L: assolutamente.
D: perché se no allora ci troviamo sempre qualcuno che sa qualcosa di più e non va bene.
L: parli con quello che ne sa più di tutti, te lo dico io. Ho detto che Milanetto se ne deve andare non perché me l'ha detto qualcuno... un giornalista... un amico al bar. Perché me l'ha detto il suo compare, hai capito?
D: sì.
L: e ti aggiungo un pezzo. Io quest'estate, quando facemmo la contestazione a Milanetto, quel pomeriggio ero a Auronzo di Cadore, al ritiro della Lazio... E l'uomo che racconta tutto te lo dico qua... E' Zauri. Non Mauri... Zauri. Che Zauri quel giorno era in campo (con la Sampdoria).
D: ah ah
L: Zauri racconta dei 100 mila euro per diciotto da spartire per 5 giocatori del Genoa. Che facevamo 350 mila euro a giocatore, e poi Zauri dice anche (che) l'accordo era: l'anno prossimo il Doria in Serie A due derby...
Cade la linea, ma gli inquirenti interpretano così la frase: in cambio del pareggio, in caso di salvezza il Genoa avrebbe avuto in cambio anche la vittoria nei due derby dell'anno successivo. Per la cronaca, Zauri nel 2001 fu prima squalificato dalla Disciplinare per un anno e poi prosciolto per la presunta combine (con scommesse) di Atalanta-Pistoiese. Ma Cristiano Doni di recente ha confessato che quella partita fu davvero taroccata (il reato è prescritto).
Scuse: Intanto, ieri gli ultrà genoani (7 ai domiciliari, 3 con obbligo di dimora) ascoltati dal gip Nadia Magrini che indaga sulla sospensione di Genoa-Siena del 22 aprile hanno spiegato che la contestazione sarebbe andata oltre le loro reali intenzioni e hanno chiesto scusa alla città.
Fonte Gazzetta dello Sport - Cittaceleste.it
Questo è, in soldoni, il riassunto dell'intercettazione che ha fatto saltare sulla sedia il procuratore capo di Cremona, Roberto di Martino, tanto da fargli prevedere «effetti devastanti», «la cosa peggiore» tra quelle emerse nell'inchiesta sul calcioscommesse. A parlare è Massimo Leopizzi, capo ultrà genoano, poche ore dopo l'arresto di Milanetto, il 28 maggio, quando i siti internet avevano già diffuso le sue foto con Domenico Criscito davanti all'Osteria del coccio di Genova. La conversazione con un altro tifoso di nome Davide è stata intercettata dalla squadra mobile di Alessandria nell'indagine che ha coinvolto il pregiudicato Altic, amico di Sculli, e trasmessa a Cremona.
Qualche particolare era già emerso, ma adesso la Gazzetta ha potuto leggere la trascrizione dell'intera conversazione.
Avvertenza: Leopizzi al pm ha negato di aver incontrato Zauri, ha detto di avere riferito «discorsi da bar», ma al tifoso Davide fa capire il contrario. La Procura sta ancora indagando, non crede alla seconda versione di Leopizzi, ma ha dubbi sull'enormità della cifra che sarebbe servita per la combine (1 milione 800 mila). Nessuno, per ora, sa con certezza se quello che l'ultrà dice al telefono è la verità, se l'incontro con Zauri c'è stato davvero. Tocca ai magistrati verificarlo.
L'incontro con Criscito Quando tra le 17.22 e le 17.49 del 28 maggio Leopizzi parla con Davide, il capo ultrà è irritato e preoccupato per la diffusione delle fotografie in cui lo si vede con Criscito, pochi giorni dopo il derby. In quel periodo era sottoposto all'affidamento in prova e non poteva lasciare la sua casa di Urbe, in provincia di Savona. Questa violazione avrebbe potuto spingere il magistrato di sorveglianza a chiedere la detenzione in carcere: «Il mio avvocato mi ha già detto di preparare la borsa». Leopizzi dice che l'incontro tra lui, l'altro ultrà Filippo Fileni e Criscito era finalizzato «a fare il culo» al difensore («M'ha detto: perché non mi dai la mano? Gli ho detto: perché sei un uomo di merda... Perché ti sei venduto il derby. Lui m'ha cominciato a raccontare la storia del derby») e che Sculli era lì per caso e non per progettare con loro la combine di Lazio-Genoa, come sospettato dagli inquirenti. Dice Leopizzi: «Io pago perché ho sbagliato a essere lì perché non dovevo esserci e pagherò, pazienza, non è un problema... Però da un punto di vista etico e morale io non voglio... anzi, peraltro sto facendo un comunicato, lo faccio stasera, dove non racconto tutto perché non posso, non voglio raccontare tutto su una persona che è in carcere, perché un incarcerato non si butta ancora più nella merda». (chi ascolta la conversazione annota: dice di voler essere ascoltato dal dottor Salvini). Leopizzi racconta che i capi ultrà sono andati a «interrogare» tutti i giocatori sospettati. Da questo punto in poi è opportuno riportare l'intercettazione quasi integralmente.
Davide: però allora bisogna dare i nomi.
Leopizzi: raccontiamo tutto... raccontiamo tutto.
D: e poi il discorso è: il prossimo anno Sculli se ne deve (andare), qua non ci deve stare.
L: fuori dal cazzo, però ti dico una cosa Davide... Sculli quella sera non c'entra niente, non è lì per il derby. Sculli è della Lazio quella sera.
D: va beh.
L: è lì con un amico suo (il pregiudicato Altic, ndr) col quale parla forse di macchine, di Ferrari, di assicurazioni. Io e Fabri andiamo lì perché Fabri mi dice: ho sentito Criscito e mi ha detto che è lì. Bene, dico, andiamo a chiedere spiegazioni. Sculli il derby non l'ha giocato. Eravamo lì per Criscito come il giorno prima eravamo io e Marco in Piazza Paolo da Novi con Marco Rossi, mi spiego?
D: certo.
L: a noi interessava il derby. E di fatti poi abbiamo saputo come era la storia del derby e poi insomma i ragazzotti se la cantano (...)
D: lo sappiano chi c'è ancora (nella presunta combine, ndr) e dovrebbe uscire perché se fosse un uomo sarebbe il primo a dire "Signori vi dico la versione".
L: ma ragazzi, cioè, ma il quinto, il quinto del giochetto è Palacio.
D: e appunto... a posto no, ma ce n'è un altro.
L: non Kaladze sul derby.
D: no no è Scarpi.
L: io a 'sto giro non so un cazzo.
D: Massi è Scarpi.
L: ma sul derby ti dico i nomi, te li dico a voce alta. I contattati sono Marco Rossi che dice "siete matti" ok? Dice: siete dei pazzi, non accetterei mai, e difatti Marco è l'unico pulito. Criscito che dice uhm.
D: (ride).
L: quello che fanno i vecchi... dice nì, dice: quello che fanno i vecchi facciamo anche noi. Ma queste sono cose che sappiamo tutti cioè io, Roberto, Marco... Puoi domandare... E dice: se lo fanno i vecchi lo faccio anche io. E poi ci sono Palacio, Dainelli e Milanetto. Punto chiuso. Il derby è questo. Ti do i dettagli.
D: il derby sì, però c'è anche il signor Scarpi se vogliamo parlarne. Perché poi allora veramente se facciamo pulizia togliamo tutto.
L: assolutamente.
D: perché se no allora ci troviamo sempre qualcuno che sa qualcosa di più e non va bene.
L: parli con quello che ne sa più di tutti, te lo dico io. Ho detto che Milanetto se ne deve andare non perché me l'ha detto qualcuno... un giornalista... un amico al bar. Perché me l'ha detto il suo compare, hai capito?
D: sì.
L: e ti aggiungo un pezzo. Io quest'estate, quando facemmo la contestazione a Milanetto, quel pomeriggio ero a Auronzo di Cadore, al ritiro della Lazio... E l'uomo che racconta tutto te lo dico qua... E' Zauri. Non Mauri... Zauri. Che Zauri quel giorno era in campo (con la Sampdoria).
D: ah ah
L: Zauri racconta dei 100 mila euro per diciotto da spartire per 5 giocatori del Genoa. Che facevamo 350 mila euro a giocatore, e poi Zauri dice anche (che) l'accordo era: l'anno prossimo il Doria in Serie A due derby...
Cade la linea, ma gli inquirenti interpretano così la frase: in cambio del pareggio, in caso di salvezza il Genoa avrebbe avuto in cambio anche la vittoria nei due derby dell'anno successivo. Per la cronaca, Zauri nel 2001 fu prima squalificato dalla Disciplinare per un anno e poi prosciolto per la presunta combine (con scommesse) di Atalanta-Pistoiese. Ma Cristiano Doni di recente ha confessato che quella partita fu davvero taroccata (il reato è prescritto).
Scuse: Intanto, ieri gli ultrà genoani (7 ai domiciliari, 3 con obbligo di dimora) ascoltati dal gip Nadia Magrini che indaga sulla sospensione di Genoa-Siena del 22 aprile hanno spiegato che la contestazione sarebbe andata oltre le loro reali intenzioni e hanno chiesto scusa alla città.
Fonte Gazzetta dello Sport - Cittaceleste.it
martedì 26 giugno 2012
Pedullà "Marquinho alla Lazio? Al momento non mi risulta".
Nel suo consueto appuntamento mattutino ai microfoni di Radio Sei, l’esperto di calciomercato Alfredo Pedullà ha fatto il punto sulla situazione del mercato biancoceleste:
“Marquinho? A me al momento non risulta; la Roma dopo aver fatto trascorrere il tempo, ha fatto scivolare il periodo necessario per riscattare il ragazzo nella speranza di ricevere uno sconto. Non ho delle proiezioni calde sull’inserimento della Lazio, ma la Roma in questi giorni è molto attiva. Marquinho per i giallorossi non è un capitolo chiuso, poi ci sta che si possano inserire anche altri club”.
“Balzaretti? Su di lui ora ci sono 3 club su tutti: il Milan è davanti anche per il gradimento del ragazzo, poi il Napoli e la Lazio. Queste sono le squadre che hanno fatto sondaggi sull’esterno. Sarà una storia molto lunga, Zamparini crede che anche se non dovesse rinnovare, Balzaretti non andrebbe via da Palermo prima della scadenza del contratto. Come detto, a breve l’incontro decisivo tra lui e il procuratore del calciatore Alessandro Moggi”.
“Marquinho? A me al momento non risulta; la Roma dopo aver fatto trascorrere il tempo, ha fatto scivolare il periodo necessario per riscattare il ragazzo nella speranza di ricevere uno sconto. Non ho delle proiezioni calde sull’inserimento della Lazio, ma la Roma in questi giorni è molto attiva. Marquinho per i giallorossi non è un capitolo chiuso, poi ci sta che si possano inserire anche altri club”.
“Balzaretti? Su di lui ora ci sono 3 club su tutti: il Milan è davanti anche per il gradimento del ragazzo, poi il Napoli e la Lazio. Queste sono le squadre che hanno fatto sondaggi sull’esterno. Sarà una storia molto lunga, Zamparini crede che anche se non dovesse rinnovare, Balzaretti non andrebbe via da Palermo prima della scadenza del contratto. Come detto, a breve l’incontro decisivo tra lui e il procuratore del calciatore Alessandro Moggi”.
L'indecenza del direttore de "Il romanista"
Come al solito, non si smentiscono mai. Tratto dalla pagina di Facebook LATIUM MCM. Il Direttore de "Il Romanista", Carmine Fotia, ha inviato una lettera aperta al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con la quale scrive un accorato appello perchè intervenga, dall'alto della sua autorità, affinchè Udinese, Lazio e Napoli vengano escluse dalle competizioni europee in nome del decoro e della credibilità del calcio italiano e della stessa Italia. Gli sdegnati romanisti accusano Abete di esercitare pressioni su Platinì affinchè l'UEFA usi la mano "morbida" per i club direttamente e indirettamente coinvolti nel calcio-scommesse. C'è da chiedersi come mai il sig. fotia (appositamente scritto in minuscolo) non si sia scandalizzato per la mancata applicazione del codice ETICO nei vari casi che hanno visto la sua rometta implicata (dai Rolex alle false fidejussioni, da Vautrot alle intercettazioni nascoste di calciopoli nel 2006 e chi più ne ha più ne metta...).
INDEGNI
Di seguito, la lettera:
Mi rivolgo a Lei con la stima e l’affetto che ben conosce. Mi rivolgo a Lei affinché eserciti la sua autorevole capacità di persuasione sui vertici del calcio italiano e ci eviti dunque una figuraccia in campo internazionale che contraddirebbe la splendida prova di orgoglio nazionale che stanno dando i ragazzi di Prandelli cui Lei è voluto essere vicino rappresentando il sentimento di tutto il paese.
Con i Suoi gesti simbolici, carissimo Presidente, con quella commozione trattenuta a stento mentre consegna la bandiera ai nostri atleti olimpici, Lei ha saputo ben interpretare lo spirito di riscatto e di lealtà che muove ogni vero sportivo, mostrandosi ancora una volta interprete dei più profondi sentimenti di coesione e di moralità di cui oggi il nostro paese ha un estremo e disperato bisogno.
Ebbene, mentre i nostri ragazzi riscattano sul campo la brutta pagina di Scommessopoli, mostrando che il nostro calcio è fatto in grande maggioranza da ragazzi per bene e puliti, i vertici del calcio italiano, in testa Giancarlo Abete, stanno cercando di coinvolgere anche Platini in una operazione che, se andasse in porto, ci coprirebbe di una vergogna che inevitabilmente ricadrebbe sull’intero paese.
I fatti possono anche esserLe sfuggiti, dal momento che in queste ore ha ben più drammatiche e dolorose vicende cui pensare, a cominciare dalla morte di un nostro carabiniere in Afghanistan.
Ci permettiamo allora di rammentaLe quanto scritto da noi e da altri giornali in merito all’iscrizione nelle competizioni europee delle squadre italiane coinvolte in Scommessopoli. Tre di esse, Lazio, Udinese e Napoli, probabilmente in tempi diversi, saranno deferite alla giustizia sportiva. Orbene, il regolamento Uefa parla chiaro e dice che in caso di "coinvolgimento diretto o indiretto", in illeciti sportivi le squadre coinvolte non possono disputare i tornei ai quali dovrebbero accedere secondo la posizione raggiunta nei rispettivi campionati. Non si fa alcuna menzione né alla colpevolezza, né all’entità della sanzione poiché si tratta di un codice etico al quale basta "il coinvolgimento" per decretare l’esclusione. Del resto, è in base a un codice etico che il capitano della Lazio, Mauri, è stato escluso della lista dei convocati di Prandelli. I codici etici, infatti, servono proprio a definire comportamenti che rispettino la legalità a prescindere dalle sanzioni e dalle responsabilità penali.
Non dovrebbe dunque esserci alcun dubbio sull’interpretazione della norma e invece il presidente della Figc Giancarlo Abete sta facendo pressing su Platini affinché ne dia una lettura "elastica" nel solco di quel relativismo morale che fa parte di una certa immagine dell’Italia che Lei in questi anni ha sempre e giustamente combattuto.
La lettura "elastica" della norma si fonda sul fatto che i processi non termineranno prima che scada l’iscrizione delle squadre ai tornei europei e quindi, dicono i fautori dell’"elasticità", le squadre coinvolte devono essere ammesse perché vanno considerate innocenti fino all’ultimo grado di giudizio. E se arrivasse una condanna nel corso dei tornei? Non c’è problema: basta concordare condanne lievi e ottenere da Platini un trattamento "morbido".
Dopo aver inveito contro il "Biscotto" che, a detta di coloro che misurano i comportamenti altrui con i propri metri (im)morali, stavano per somministrarci Spagna e Croazia (le quali ci hanno invece fornito ma bella prova di lealtà e correttezza sportiva), come possiamo adesso chiedere alla stessa istituzione, l’Uefa, cui chiedevano di vigilare con inflessibile durezza sui presunti accordi illeciti altrui di sorvolare sulla corruzione che purtroppo non risparmia il nostro calcio?
Si immagini, signor Presidente, quale disonore cadrebbe sul nostro paese se si mostrasse non solo incapace di combattere la corruzione nel mondo dello sport, ma se addirittura ne esibisse i protagonisti, freschi freschi di carcere, sui palcoscenici internazionali.
Certo della Sua sensibilità, Le invio miei più deferenti saluti,
Carmine Fotia
La Roma non riscatta Marquinho la Lazio ci prova!
Michele Criscitiello, direttore di Tmw, nel corso di Aspettando il calciomercato su Sportitalia ha svelato un retroscena di mercato dopo il mancato riscatto di Marquinho da parte della Roma: "La Roma è in difficoltà sul cash e ha deciso di non riscattare Marquinho. Il giocatore, che ha fatto molto bene in giallorosso convincendo praticamente tutti, potrebbe però restare in Italia visto che c'è l'interesse della Lazio pronta ad approfittare della situazione".
Idea Pazienza
A campionato fermo la sfida fra i maggiori club di A va in scena sui
tavoli segreti delle trattative di mercato. In attesa dell’apertura
ufficiale di Luglio, il circo del calciomercato ha più o meno levato il
sipario. Mandata in archivio la pratica delle comproprietà, Tare e
Lotito sono tornati a lavorare per rinforzare la compagine di mister
Petkovic. La Lazio che verrà dovrà essere una squadra rinnovata. “Serviranno pochi innesti da suddividere nei vari reparti”.
Ecco l’intesa consumatasi in casa biancoceleste fra allenatore e
diesse. Preso Ederson a centrocampo e con Burak Yilmaz praticamente ad
un passo, Petkovic ha chiesto un puntello in difesa ed uno a
centrocampo. Si cercano innesti precisi, che sappiano rinforzare quei
punti deboli registrati nella passata stagione. Prenotato Breno per il
reparto arretrato (sempre in attesa di conoscere le sue vicissitudini
processuali) e chiesto Balzaretti al Palermo, ora la Lazio si sta
muovendo a fari spenti per aggiudicarsi il giusto innesto a centrocampo.
Si sta cercando un alter ego di Brocchi, uno che sappia garantire
continuità e qualità alla mediana. Serve un interno di metà campo, abile
negli inserimenti a sostegno delle punte, ma nello stesso tempo in
grado duettare con Ledesma nel gravoso compito di arginare la
retroguardia laziale. Insomma la Lazio cerca l’ago della bilancia, quel giocatore in capace di garantire equilibrio alla manovra, “Uno alla Pazienza”, in pratica, come suggerisce Vincenzo D’Ippolito in Esclusiva ai microfoni di Radio Sei.
“Ho proposto a più riprese Michele alla Lazio, in passato ci sono stati
dei discorsi ma ora come ora non c'è nulla. Sarebbe sicuramente il
giocatore ideale per duettare con Ledesma a centrocampo, riesce a dare
sempre equilibrio, a spezzare le trame offensive ed è molto dinamico”. L'agente ribadisce anche i termini del contratto e sottolinea che il centrocampista è interamente della Juventus:
“Il ragazzo è andato in prestito all'Udinese ed è legato con un
contratto alla Juventus fino al 2014. Michele è andato a Udine per
cercare la continuità di gioco e per dare una mano ai friulani”. Su Mathìas Abero, difensore classe '90 del Nacional, su cui la Lazio sembra aver messo gli occhi : “E'
un ragazzo sul quale stiamo lavorando, io ho proposto il difensore alla
Lazio un paio di mesi fa, ma in questo momento le priorità della
società sono quelle di vendere. Se si dovesse liberare un posto a
sinistra sicuramente ne riparlerò con Lotito, inoltre il ragazzo da
venerdì ha ottenuto il passaporto italiano. E' un giocatore che ha
mercato su di lui ci sono almeno altre due società, ma per ora nulla di
concreto, si tratta solo di sondaggi”. D'Ippolito si sofferma anche sul futuro di Alfaro, attaccante
uruguayano arrivato tra le file biancocelesti a gennaio, che non è
riuscito a mettersi in mostra, per lui solo 8 le presenze in campionato:
“Il giocatore ha come obiettivo quello di ritrovare la forma, e lo
farà andando a giocare in prestito. Ha delle offerte dall'Italia e dalla
Spagna, stiamo aspettando per vagliare tutte le possibilità, ma escludo
le piste che portano in Sud America”. La chiusura è su Gargano, un giocatore su cui più volte la Lazio ha mostrato interesse e su Mauro Zarate: “Lo
proposi all'allora direttore sportivo Sabatini, prima di portarlo a
Napoli, ma sicuramente oggi questa trattativa avrebbe dei costi molto
alti, e per di più il giocatore si trova molto bene a Napoli. Zarate tra
le file degli azzurri lo vedrei bene vista anche la situazione
ambientale che andrebbe a trovare, nel mercato tutto può succedere, una
trattativa ci può stare, ma bisognerà valutare tutta la situazione”.
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Ederson - oggi la firma!
Dopo quattro anni di flirt e continui tira e molla tra smentite e accordi che sembravano conclusi, Ederson e la Lazio firmeranno oggi il contratto che li legherà per i prossimi cinque anni.
Finisce così una telenovela che aveva quasi del paradossale, con il
calciatore brasiliano e gli stessi tifosi della Lazio, che quasi non ci
speravano più. Dai tempi del suo arrivo a Nizza infatti, Claudio Lotito
rimase stregato dalla bravura del fantasista verdeoro, non riuscendo mai
a potarlo alla Lazio in parte per l’interessamento del Lione (che prese
in un colpo solo sia lui che il portiere Lloris) ed in parte per il suo
status di extracomunitario. Situazione che è stata brillantemente
superata con il matrimonio tra Ederson e sua moglie Patrizia Pighini, con l’ex giocatore del Lione che ha ottenuto in questa maniera il passaporto italiano. Come riporta anche Davide Magliocchetti nelle pagine de Il Messaggero,
nonostante qualche continua voce maligna proveniente dalla Francia
(sulla veridicità del suo passaporto e sulle modalità di conseguimento),
l’italiano Ederson è pronto a firmare il suo contratto da 1,5 milioni
di euro a stagione più bonus legati al rendimento, alle presenze, agli
assist ed ai goal. Sempre nella giornata di oggi, al massimo domani, ci
saranno anche le visite mediche. Il tutto per depositare il suo
contratto, da calciatore comunitario, il primo luglio in Lega.
Dopo una settimana passata a Roma a conoscere la città ed il centro
sportivo di Formello, l’italo-brasiliano non vede l’ora di cominciare la
sua avventura in biancoceleste. Potrebbe esserci anche l’occasione di
conoscere il nuovo allenatore Petkovic, che indiscrezioni danno già a
Roma nella giornata di oggi. Resta solo una pura formalità ed oggi,
finalmente, Ederson sarà un calciatore biancoceleste. Con lui, Hernanes, Dias, Matuzalem e forse Breno, nasce una Lazio brasiliana tutta classe e fantasia.
Fonte: Emiliano Storace - Lalaziosiamonoi
Yilmaz - siamo alle solite!
Continua la trattativa tra Lazio e Trabzonspor per Burak Yilmaz.
Purtroppo la tanto attesa fumata bianca ancora non è arrivata. Il club
biancoceleste, come riporta Repubblica in un articolo a firma di Marco
Ercole e Giulio Cardone, sta aspettando che l’attaccante turco faccia
pressione sulla dirigenza del Trabzonspor. Mancano pochi dettagli, ma se
dovesse clamorosamente saltare tutto, l’alternativa è rappresentata da Maxi Lopez. Il Catania ha già fissato il prezzo: 9 milioni di euro. Intanto dalla Turchia già dalle prime ore del mattino continuano ad arrivare dichiarazioni poco incoraggianti. Il portale Sportx.com riporta le parole del vicepresidente del Trabzonspor, Nevzat Sakar, che lancia anche una piccola frecciatina al club capitolino: “Yilmaz un attaccante di grande talento ed è difficile trovare giocatori così in Europa. Credo
che per un calciatore come lui, 5 milioni di euro siano una cifra
estremamente bassa. Per questo non accettiamo rateizzazioni, anche
perché non vendiamo televisori.
Yilmaz è stato per molto tempo la stella della nostra squadra e lo
scorso anno è diventato anche capocannoniere. Sarebbe bello se potesse
rimanere con noi, però non c’è niente da fare. Yilmaz rappresenterà il
Trabzonspor e il calcio turco ovunque andrà”.
Fonte: Francesco Ponticiello - Lalaziosiamonoi.it
venerdì 22 giugno 2012
Yilmaz - Controsorpasso Lazio
Fumata bianca vicina, la svolta potrebbe essere dietro l'angolo. La
giornata di ieri non è stata solo quella di Ederson, sono arrivati
segnali importanti anche sul fronte Yilmaz. E' stato proprio il
giocatore a mandare messaggi alla Lazio che dopo la grande paura è
tornata a guardare con ottimismo alla trattativa. Burak è rimasto
colpito dal lungo e serrato corteggiamento che la Lazio ha portato -e
sta portando- avanti. Il turco non ha ancora sciolto le
riserve, lo farà nei prossimi giorni ma da Londra sono furiosi, il
Tottenham aspettava un risposta immediata e invece dopo sette giorni di
attesa il sì -alla proposta da 3,3 milioni all'anno- non è ancora
arrivato. Come riportato da "La Repubblica" in un articolo a firma Marco
Ercole, Yilmaz preferisce la Serie A, Roma lo attrae più della pioggia
londinese. La partita non è chiusa, ma la società biancoceleste è
convinta di essere in vantaggio. Per saperne di più, la redazione di Lalaziosiamonoi.it ha contattato in Esclusiva Ali Egesel, agente del bomber turco: "Non
posso sbilanciarmi, non l'ho mai fatto riguardo questa operazione ma
non si può parlare di trattativa chiusa. Se siamo a buon punto? Non
posso smentire". Giornata prolifica quella di ieri: concluso il
capitolo Ederson, avvicinato Yilmaz, sono stati fatti passi avanti anche
nella trattativa per Federico Balzaretti. Il terzino è la prima scelta
per la fascia sinistra, è lo stesso Lotito che se ne sta occupando. La
buona prestazione fornita dal terzino nel match tra Italia e Irlanda
avrebbe convinto il presidente biancoceleste a stringere i tempi.
L'obiettivo, ora, è convincere Zamparini.
Fonte: Bava/Zappulla-Lalaziosiamonoi.it
Risolte due comproprietà - Perpetuini e Cinque
Come riportato da "La Gazzetta dello Sport" la Lazio ha risolto le prime due comproprietà, si tratta di Riccardo Perpetuini, centrocampista centrale classe 1990 che ha già esordito in serie A e in Europa League nel 2009 con la Lazio, quest'anno al Foggia, e Lorenzo Cinque attaccante classe 1991 che quest'anno ha giocato nel Mantova.
giovedì 21 giugno 2012
Mauri - i legali preparano ricorso in cassazione
Roma, 21 giugno 2012 - I legali di Stefano Mauri hanno deciso: per avere un parere sulla legittimità dell'ordinanza di custodia cautelare - che il 28 maggio portò il calciatore in carcere - ricorreranno in Cassazione. Per stilare il ricorso Matteo Melandri e Amilcare Buceti, avvocati del centrocampista brianzolo, hanno tempo dieci giorni a partire dal 18 giugno, data della pronuncia del Tribunale del Riesame che aveva definito inammissibile l'istanza del calciatore.
Il collegio di Brescia, presieduto dal giudice Michele Mocciola, aveva motivato la decisione parlando di "sopraggiunta carenza di interesse" perche Mauri era già libero dal 14 giugno grazie all'ordinanza del Gip Salvini che gli aveva tolto gli arresti domiciliari rimettendolo in libertà senza alcuna restrizione di movimento, tanto che l'ex bresciano ora si trova in vacanza a Formentera. In caso di deferimento della Procura Federale, l'ideale per il pool difensivo di Mauri sarebbe arrivare davanti a Stefano Palazzi con una pronuncia di non legittimità della custodia cautelare subita dal loro assistito, ma per ottenere questa pronuncia ci vorrebbe almeno un mese, a essere ottimisti. La Cassazione infatti, oltre ovviamente a rigettare il ricorso, in caso di accoglimento rimanderebbe gli atti al Tribunale del Riesame di Brescia, obbligando lo stesso a entrare nel merito della legittimità. Collegio che il 18 giugno, nel caso di Turati, calciatore del Grosseto, nonostante l'ammissione di due illeciti compiuti in campo, le telefonate dirette con Gervasoni e Carobbio, l'ammissione su somme di denaro percepite e poi restituite perchè l'illecito non era stato consumato, ha definito insufficienti queste prove per far scattare l'articolo 416 cp, ovvero l'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Non sussistendo il reato associativo automaticamente decade la necessità degli arresti, da qui deriva l'illeggitimità della custodia cautelare sancita dal Riesame di Brescia.
FONTE: RADIOSEI.IT
Il collegio di Brescia, presieduto dal giudice Michele Mocciola, aveva motivato la decisione parlando di "sopraggiunta carenza di interesse" perche Mauri era già libero dal 14 giugno grazie all'ordinanza del Gip Salvini che gli aveva tolto gli arresti domiciliari rimettendolo in libertà senza alcuna restrizione di movimento, tanto che l'ex bresciano ora si trova in vacanza a Formentera. In caso di deferimento della Procura Federale, l'ideale per il pool difensivo di Mauri sarebbe arrivare davanti a Stefano Palazzi con una pronuncia di non legittimità della custodia cautelare subita dal loro assistito, ma per ottenere questa pronuncia ci vorrebbe almeno un mese, a essere ottimisti. La Cassazione infatti, oltre ovviamente a rigettare il ricorso, in caso di accoglimento rimanderebbe gli atti al Tribunale del Riesame di Brescia, obbligando lo stesso a entrare nel merito della legittimità. Collegio che il 18 giugno, nel caso di Turati, calciatore del Grosseto, nonostante l'ammissione di due illeciti compiuti in campo, le telefonate dirette con Gervasoni e Carobbio, l'ammissione su somme di denaro percepite e poi restituite perchè l'illecito non era stato consumato, ha definito insufficienti queste prove per far scattare l'articolo 416 cp, ovvero l'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Non sussistendo il reato associativo automaticamente decade la necessità degli arresti, da qui deriva l'illeggitimità della custodia cautelare sancita dal Riesame di Brescia.
FONTE: RADIOSEI.IT
mercoledì 20 giugno 2012
Calcioscommesse - L'Europa non è un miraggio.
Contrordine: non è assolutamente automatico che una squadra deferita (e,
attenzione, anche condannata!) per il calcioscommesse venga esclusa
dall'Europa. Decide l'Uefa: in un primo tempo si pensava che le nuove
norme, che parlano di un coinvolgimento diretto o indiretto in casi
illecito, portassero ad una esclusione automatica dalle Coppe europee.
Una decisione estremamente pesante e anche illogica.
Lo scorso anno la Federazione turca segnalò all'Uefa che il Fenerbhace era stato coinvolto in un caso di illecito: il club fu escluso dalle Coppe ma poi, al processo in Turchia, venne assolto. Assurdo. Adesso, nel corso dei loro blitz (vincenti) in Polonia, Giancarlo Abete e Antonello Valentini, presidente e direttore generale della Figc, hanno potuto chiarire con Michel Platini, amico del calcio italiano, come stanno esattamente le cose. E non sembrano così drammatiche. La Figc il 10 giugno scorso ha mandato all'Uefa, come da regolamento, l'elenco delle italiane qualificate per le Coppe. Si tratta, come noto, di Juventus, Milan e Udinese in Champions League; Napoli, Lazio e Inter in Europa League. Ora è prevista l'indagine di Palazzi e c. e il secondo processo per il calcioscomesse: potrebbero essere coinvolte due squadre (Lazio e Napoli) qualificate per l'Europa. La data limite è il 20 luglio, quando l'Uefa terrà il primo sorteggio che riguarda i club impegnati nei preliminari (l'Udinese, l'Inter che deve giocare già il 2 agosto...). Se entro quella data non sarà concluso il processo sportivo, ed è certo, Lazio e Napoli saranno sorteggiate e non più sostituibili (la prima che ne avrebbe diritto sarebbe la Roma). Successivamente, in caso di deferimento dei due club, l'Uefa aprirebbe una istruttoria e deciderebbe cosa fare. In caso di esclusione di un club ad una Coppa già in corso di svolgimento, non subentrerebbe un'altra italiana e resteremmo con una squadra (o due) in meno. Ma non è assolutamente detto che anche nell'eventualità (tutta da verificare, al momento) che Lazio e Napoli venissero condannate ad una penalizzazione (1 o 2 punti, da scontare nel prossimo campionato) l'Uefa deciderebbe di escluderle dalle Coppe. Potrebbe tenerle lo stesso in campo. Insomma, l'Europa non è a rischio come si pensava sino a poco tempo fa. L'Uefa vedrà di applicare la norma in maniera "intelligente", anche per la stima che ha per il calcio italiano e del suo presidente Abete, che è uno dei vice di Platini. Resta (vedi Spy Calcio del 19 giugno) il problema dei tempi. Quando finirà il prossimo processo? Mancano ancora carte da Cremona e Bari e tantissimi interrogatori, è durissima farcela per il prossimo 10 agosto. Non è affatto escluso (ma la Figc spera di evitarlo) che l'inizio del campionato venga spostato a settembre. Il problema vero è che qui non si tratta di quei quattro "sfigatelli" di cui parlava Prandelli. Lo scandalo ha messo radici in campionati interi, coinvolgendo centinaia di persone. E non finisce qui: si sussurra di un altro blitz (con arresti?) a Cremona verso i primi di luglio ed è scontato ormai che ci sarà un terzo processo sportivo durante la prossima stagione, verso l'autunno, poi ci sarà anche il quarto, il quinto processo... Si andrà avanti per anni. Forse sino al 2014. Si finirà quando si riuscirà a rompere il muro di omertà e il calciatore, o l'allenatore, che fa finta di nulla e si gira dall'altra parte pagherà salato, mettendo a repentaglio la carriera. Solo così si riuscirà a mettere un freno. Forse.
Lo scorso anno la Federazione turca segnalò all'Uefa che il Fenerbhace era stato coinvolto in un caso di illecito: il club fu escluso dalle Coppe ma poi, al processo in Turchia, venne assolto. Assurdo. Adesso, nel corso dei loro blitz (vincenti) in Polonia, Giancarlo Abete e Antonello Valentini, presidente e direttore generale della Figc, hanno potuto chiarire con Michel Platini, amico del calcio italiano, come stanno esattamente le cose. E non sembrano così drammatiche. La Figc il 10 giugno scorso ha mandato all'Uefa, come da regolamento, l'elenco delle italiane qualificate per le Coppe. Si tratta, come noto, di Juventus, Milan e Udinese in Champions League; Napoli, Lazio e Inter in Europa League. Ora è prevista l'indagine di Palazzi e c. e il secondo processo per il calcioscomesse: potrebbero essere coinvolte due squadre (Lazio e Napoli) qualificate per l'Europa. La data limite è il 20 luglio, quando l'Uefa terrà il primo sorteggio che riguarda i club impegnati nei preliminari (l'Udinese, l'Inter che deve giocare già il 2 agosto...). Se entro quella data non sarà concluso il processo sportivo, ed è certo, Lazio e Napoli saranno sorteggiate e non più sostituibili (la prima che ne avrebbe diritto sarebbe la Roma). Successivamente, in caso di deferimento dei due club, l'Uefa aprirebbe una istruttoria e deciderebbe cosa fare. In caso di esclusione di un club ad una Coppa già in corso di svolgimento, non subentrerebbe un'altra italiana e resteremmo con una squadra (o due) in meno. Ma non è assolutamente detto che anche nell'eventualità (tutta da verificare, al momento) che Lazio e Napoli venissero condannate ad una penalizzazione (1 o 2 punti, da scontare nel prossimo campionato) l'Uefa deciderebbe di escluderle dalle Coppe. Potrebbe tenerle lo stesso in campo. Insomma, l'Europa non è a rischio come si pensava sino a poco tempo fa. L'Uefa vedrà di applicare la norma in maniera "intelligente", anche per la stima che ha per il calcio italiano e del suo presidente Abete, che è uno dei vice di Platini. Resta (vedi Spy Calcio del 19 giugno) il problema dei tempi. Quando finirà il prossimo processo? Mancano ancora carte da Cremona e Bari e tantissimi interrogatori, è durissima farcela per il prossimo 10 agosto. Non è affatto escluso (ma la Figc spera di evitarlo) che l'inizio del campionato venga spostato a settembre. Il problema vero è che qui non si tratta di quei quattro "sfigatelli" di cui parlava Prandelli. Lo scandalo ha messo radici in campionati interi, coinvolgendo centinaia di persone. E non finisce qui: si sussurra di un altro blitz (con arresti?) a Cremona verso i primi di luglio ed è scontato ormai che ci sarà un terzo processo sportivo durante la prossima stagione, verso l'autunno, poi ci sarà anche il quarto, il quinto processo... Si andrà avanti per anni. Forse sino al 2014. Si finirà quando si riuscirà a rompere il muro di omertà e il calciatore, o l'allenatore, che fa finta di nulla e si gira dall'altra parte pagherà salato, mettendo a repentaglio la carriera. Solo così si riuscirà a mettere un freno. Forse.
Fonte: Fulvio Bianchi-Repubblica.it
Radu deferito.
Era il 3 aprile 2012, la Lazio allo Stadio Olimpico schianta il Napoli nel giorno del ricordo di Giorgio Chinaglia. Al termine della partita Stefan Radu corre sotto la Curva Nord per festeggiare la vittoria e il rinnovato sogno Champions. Canta i cori biancocelesti, canta, si batte i pugni sul petto a indicare l'aquila sulla maglia. Durante i festeggiamenti viene immortalato in uno scatto di un fotografo: braccio teso come fosse un saluto romano, anche se era evidente a tutti fosse un attimo bloccato da una fotografia. La Lazio difende a spada tratta il difensore biancoceleste, i giornali subito si scagliano contro il gesto del rumeno recidivo a riguardo: ricordano quel braccio teso durante un derby del 13 marzo 2011. "Alcuni organi di stampa hanno pubblicato la foto del calciatore Stefan Radu, scattata ieri sera in occasione dell'esultanza per la vittoria della Lazio sul Napoli, attribuendogli atteggiamenti di apologia del fascismo. La foto è stata tratta da un filmato che riproduce esattamente il movimento del calciatore, che stava dirigendosi sotto la curva per festeggiare con i tifosi il successo, e non ha nulla a che vedere con gesti apologetici di alcun genere", così la società spiega l'accaduto. Radu sarà anche ascoltato qualche giorno dopo, esattamente il 18 aprile, dalla Procura Federale. L'obiettivo è accertare, anche con i video della partita, se c'era o meno l'intenzionalità di quel gesto: "Radu non sa neanche cosa sia il fascismo. Abbiamo portato un video in cui si vede che non si tratta di saluto romano", aveva spiegato al termine dell'audizione l'avvocato della Lazio Gian Michele Gentile. Ma il Procuratore Federale non è d'accordo con la società biancoceleste, e ha deferito Radu e il club capitolino per responsabilità oggettiva.
Questo è quanto riporta il comunicato stampa della FIGC:
Il Procuratore Federale, esaminati gli atti e valutate le risultanze dell’istruttoria
espletata, ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale:
per la violazione dell’art. 1, comma 1, con riferimento all’art. 12, comma 5, del Codice
di Giustizia Sportiva:
• STEFAN RADU, calciatore tesserato per la S.S. Lazio S.P.A.;
per aver posto in essere la condotta sopra descritta, ovvero aver salutato i propri
sostenitori con il braccio destro teso ed alzato, con le dita della mano serrate;
per la violazione dell’art. 4, comma 2, con riferimento all’art. 12, comma 5, del Codice
di Giustizia Sportiva:
• la società S.S. LAZIO S.P.A.;
a titolo di responsabilità oggettiva per la violazione ascritta al proprio tesserato.
Per vedere il comunicato ufficiale clicca qui
Questo è quanto riporta il comunicato stampa della FIGC:
Il Procuratore Federale, esaminati gli atti e valutate le risultanze dell’istruttoria
espletata, ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale:
per la violazione dell’art. 1, comma 1, con riferimento all’art. 12, comma 5, del Codice
di Giustizia Sportiva:
• STEFAN RADU, calciatore tesserato per la S.S. Lazio S.P.A.;
per aver posto in essere la condotta sopra descritta, ovvero aver salutato i propri
sostenitori con il braccio destro teso ed alzato, con le dita della mano serrate;
per la violazione dell’art. 4, comma 2, con riferimento all’art. 12, comma 5, del Codice
di Giustizia Sportiva:
• la società S.S. LAZIO S.P.A.;
a titolo di responsabilità oggettiva per la violazione ascritta al proprio tesserato.
Per vedere il comunicato ufficiale clicca qui
Barnetta - Oggi l'incontro - Il punto sul mercato.
Il ds della Lazio Igli Tare cerca di chiudere per Tranquillo Barnetta. Tare è sbarcato a Milano, ma l'incontro con i procuratori dello svizzero è slittato a oggi, come si legge nell'edizione odierna del Corriere dello Sport. L'incontro era inizialmente previsto per ieri, ma l'entourage del cursore di fascia tanto voluto da Petkovic, ha rimandato lo sbarco in Lombardia a oggi. Barnetta si libererà a parametro zero dal Bayern Leverkusen e manda messaggi d'amore alla Lazio. Tare poi rimarrà a Milano sino a venerdì, giorno in cui si chiuderanno anche i discorsi legati alle comproprietà.
Per la difesa è spuntato un nome nuovo dalla Turchia: è Roberto Hilbert, tedesco del Besiktas, contratto in scadenza nel 2013. La Lazio guarda all’estero, la tendenza è confermata. E così non vanno dimenticate le candidature di Poulsen, terzino sinistro svincolato dall’Az, accostato anche al Napoli. A centrocampo, poi, è sempre viva la candidatura di Polanski, mezzala che ha ben impressionato all’Europeo con la maglia della Polonia.
Tra i nomi valutati dalla Lazio c'è, come noto, quello di Mathìas Abero. Come riporta Il Tempo, il difensore del Nacional Montevideo sbarcherà oggi a Roma, per valutare l'offerta avanzata dal Parma. Nel caso la trattativa non avesse buon esito, ci potrebbe essere un contatto con la società biancoceleste e forse un incontro.
Ederson è atteso a Roma nei prossimi giorni per apporre la firma sul contratto, è stata certificata la comproprietà di Antonio Candreva tra i biancocelesti e l'Udinese tanto che entro oggi il club capitolino verserà 1,7 milioni nelle casse dei friulani, Yilmaz invece gioca al rialzo con Tottenham e Atletico Madrid pericolosamente alla finestra.
Anche se la Lazio non dimentica la pista che porta a Nilmar, con un occhio al giovane talento dello Young Boys Emmanuel Mayuka, Petkovic lancia messaggi d'amore a un altro giovane già di famiglia in quel di Formello. Come si legge nell'edizione odierna de La Repubblica a firma di Marco Ercole, il tecnico biancoceleste si è innamorato di Onazi e del suo talento, vuole che il ragazzo della Primavera resti a tutti i costi a Roma con la volontà di farlo entrare nel giro della prima squadra già dal ritiro di Auronzo di Cadore.
Già a gennaio si era fatto il nome del talento argentino Cirigliano che in queste ore sta tornando di moda. Intervenuto ai microfoni di Radio Sei nella trasmissione 9 gennaio 1900 il procuratore del calciatore, Claudio Anellucci, ha rilasciato queste parole : "Il calciatore del River è esploso, non ci sono clausole rescissorie quindi se si è interessati ci si siede e si tratta ma le cifre sono alte. E' un centrocampista con grandi qualità teciniche e fisiche, ha gamba ma sa anche giocare la palla di prima. Se alla Lazio dovesse interessare se ne può parlare. Oltre a Cirigliano alla Lazio consiglio anche un altro nome però : Battaglia, ma non il famoso battaglia del Boca Juniors..."
Per la difesa è spuntato un nome nuovo dalla Turchia: è Roberto Hilbert, tedesco del Besiktas, contratto in scadenza nel 2013. La Lazio guarda all’estero, la tendenza è confermata. E così non vanno dimenticate le candidature di Poulsen, terzino sinistro svincolato dall’Az, accostato anche al Napoli. A centrocampo, poi, è sempre viva la candidatura di Polanski, mezzala che ha ben impressionato all’Europeo con la maglia della Polonia.
Tra i nomi valutati dalla Lazio c'è, come noto, quello di Mathìas Abero. Come riporta Il Tempo, il difensore del Nacional Montevideo sbarcherà oggi a Roma, per valutare l'offerta avanzata dal Parma. Nel caso la trattativa non avesse buon esito, ci potrebbe essere un contatto con la società biancoceleste e forse un incontro.
Ederson è atteso a Roma nei prossimi giorni per apporre la firma sul contratto, è stata certificata la comproprietà di Antonio Candreva tra i biancocelesti e l'Udinese tanto che entro oggi il club capitolino verserà 1,7 milioni nelle casse dei friulani, Yilmaz invece gioca al rialzo con Tottenham e Atletico Madrid pericolosamente alla finestra.
Anche se la Lazio non dimentica la pista che porta a Nilmar, con un occhio al giovane talento dello Young Boys Emmanuel Mayuka, Petkovic lancia messaggi d'amore a un altro giovane già di famiglia in quel di Formello. Come si legge nell'edizione odierna de La Repubblica a firma di Marco Ercole, il tecnico biancoceleste si è innamorato di Onazi e del suo talento, vuole che il ragazzo della Primavera resti a tutti i costi a Roma con la volontà di farlo entrare nel giro della prima squadra già dal ritiro di Auronzo di Cadore.
Già a gennaio si era fatto il nome del talento argentino Cirigliano che in queste ore sta tornando di moda. Intervenuto ai microfoni di Radio Sei nella trasmissione 9 gennaio 1900 il procuratore del calciatore, Claudio Anellucci, ha rilasciato queste parole : "Il calciatore del River è esploso, non ci sono clausole rescissorie quindi se si è interessati ci si siede e si tratta ma le cifre sono alte. E' un centrocampista con grandi qualità teciniche e fisiche, ha gamba ma sa anche giocare la palla di prima. Se alla Lazio dovesse interessare se ne può parlare. Oltre a Cirigliano alla Lazio consiglio anche un altro nome però : Battaglia, ma non il famoso battaglia del Boca Juniors..."
martedì 19 giugno 2012
Tranquillo Barnetta
Tranquillo Barnetta (San Gallo, 22 maggio 1985) è un calciatore svizzero, centrocampista del Bayer Leverkusen e della Nazionale svizzera.
Di origini italiane, risiede da sempre in Svizzera
Può essere utilizzato come esterno destro o sinistro di centrocampo e come centrocampista offensivo. È abile nel dribbling, ha ottima velocità e un buon tiro.
Dal 2005 milita nella squadra tedesca del Bayer Leverkusen, dopo aver vestito la maglia del San Gallo dal 2002 al 2004 e quella del Hannover 96 dal 2004 al 2005. Durante questo periodo, nell'ottobre 2004, subì la rottura dei legamenti crociati durante una gara in Nazionale contro Israele, rimanendo fermo sei mesi.
Venne inserito nella lista dei convocati della Nazionale svizzera per il campionato del mondo 2006. Alla rassegna iridata disputò 4 partite da titolare, segnando un gol. Due anni dopo ha preso parte al campionato d'Europa 2008, tenutosi tra Austria e Svizzera.
Il 4 giugno 2011, con la maglia della propria nazionale, sigla una doppietta nel primo tempo contro l'Inghilterra a Wembley in una gara valida per la qualificazione a Euro 2012, mettendo così a segno la prima doppietta personale con la maglia della Nazionale in una gara ufficiale.
Di origini italiane, risiede da sempre in Svizzera
Può essere utilizzato come esterno destro o sinistro di centrocampo e come centrocampista offensivo. È abile nel dribbling, ha ottima velocità e un buon tiro.
Dal 2005 milita nella squadra tedesca del Bayer Leverkusen, dopo aver vestito la maglia del San Gallo dal 2002 al 2004 e quella del Hannover 96 dal 2004 al 2005. Durante questo periodo, nell'ottobre 2004, subì la rottura dei legamenti crociati durante una gara in Nazionale contro Israele, rimanendo fermo sei mesi.
Venne inserito nella lista dei convocati della Nazionale svizzera per il campionato del mondo 2006. Alla rassegna iridata disputò 4 partite da titolare, segnando un gol. Due anni dopo ha preso parte al campionato d'Europa 2008, tenutosi tra Austria e Svizzera.
Il 4 giugno 2011, con la maglia della propria nazionale, sigla una doppietta nel primo tempo contro l'Inghilterra a Wembley in una gara valida per la qualificazione a Euro 2012, mettendo così a segno la prima doppietta personale con la maglia della Nazionale in una gara ufficiale.
Mayuka - conosciamolo
Emmanuel Mayuka (Kabwe, 21 novembre 1990) è un calciatore zambiano, attaccante dello Young Boys.
Nel 2007 a soli 17 anni debutta con la nazionale maggiore e viene convocato sia alla Coppa d'Africa 2008 sia all'edizione del 2010. Ma guadagna popolarità insieme ai suoi compagni nel 2012, quando con grande sorpresa lo Zambia batte la Costa d'Avorio (favorita alla vittoria finale) ai calci di rigore (8-7). Mayuka vince anche il titolo di capocannoniere della competizione a pari merito con altri sei giocatori (tra cui Christopher Katongo, suo compagno di reparto) con tre gol realizzati. Segna due gol durante la fase a gironi, al Senegal e alla Libia, ma la rete più importante la realizza durante le semifinali, dove grazie al suo gol elimina una delle favorite alla vittoria finale: il Ghana
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Pronta l'eventuale alternativa a Yilmaz
Emmanuel Mayuka |
E il ventaglio di nomi che caratterizzano questo primo scorcio di calciomercato rientra appieno in questa tendenza cosmopolita che ha intrapreso la squadra biancoceleste. Sia che si parli di prime scelte, sia che si tratti di alternative paracadute. Nella prima categoria, come noto, rientra il turco Burak Yilmaz: il centravanti del Trabzonspor è da giorni considerato vicino allo sbarco nella Capitale, ma più passa il tempo più nasce la consapevolezza nel suo entourage di alzare la posta. Sulla punta della nazionale ottomana hanno messo gli occhi diversi club della Premier League - Fulham, Sunderland, Tottenham -, una circostanza che per l'agente del giocatore, Ali Egesel, fa rima con la possibilità di scatenare un'asta. Nel caso svanisse in una bolla di sapone l'affare Yilmaz, entrerebbe in gioco la categoria delle alternative. Anche in questo caso, lo sguardo non sembra scandagliare soluzioni nostrane, bensì passare al vaglio le realtà conosciute in prima persona dal nuovo tecnico laziale. Tra queste, in prima fila c'è lo Young Boys, la squadra svizzera dove Petkovic ha probabilmente lasciato i ricordi migliori. Secondo quanto riportato da Repubblica, in un articolo a firma di Marco Ercole, una pista praticabile appare essere quella di Emmanuel Mayuka, giovane attaccante che milita proprio nel club elvetico. Classe '90, altezza 179 cm, Mayuka è arrivato allo Young Boys nel 2010/11, ultima stagione con Petkovic in panchina: in due campionati ha totalizzato 55 presenze, mettendo a segno 18 reti e realizzando 14 assist. Con la nazionale del suo Paese, lo Zambia, ha invece collezionato 34 presenze, condite da 10 gol. Un giocatore che, considerata l'età, presenta numeri rilevanti, ma che costituirebbe una scommessa ancora maggiore e più rischiosa rispetto al più 'consolidato' Yilmaz, che comunque rimarrebbe da testare nel campionato italiano.
Fonte: Stefano Fiori-Lalaziosiamonoi.it
La Lazio ritrova casa.
Lotito e Petrucci si sono stretti la mano alla presenza di Gianni Alemanno, sindaco di Roma. Hanno sottoscritto l’accordo sul contratto d’affitto dell’Olimpico, è successo ieri mattina in Campidoglio. Lotito e Petrucci, pubblicamente, non si vedevano insieme da quasi due anni, la foto che li ritrae vicini fa storia considerando il passato tempestoso.
I tifosi della Lazio non dovranno traslocare al “Barbera” di Palermo, nello stadio che Lotito aveva indicato come alternativa all’Olimpico non avendo ottenuto la licenza d’uso dell’impianto romano. Lazio e Coni hanno firmato una tregua, il contratto ha validità di un anno a differenza del triennale ufficializzato dalla Roma nei giorni scorsi. La società biancoceleste, ottenuto il via libera dall’ente, adesso potrà indicare l’Olimpico come stadio che ospiterà le gare europee e ovviamente quelle del campionato 2012-13 (domani scadrà la preiscrizione). Non sono stati comunicati i termini dell’accordo né le cifre ufficiali del canone d’affitto che la Lazio dovrà riconoscere al Coni: dovrebbero aggirarsi sui tre milioni di euro. L’ostacolo principale era rappresentato dai biglietti, quelli della tribuna Autorità e della tribuna “Coni”, un palco di 120 posti nuovo di zecca che l’ente ha deciso di allestire sin dalla prossima annata (è in costruzione). Il patron biancoceleste, come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha ammorbidito la posizione e si è giunti ad un compromesso. L’incontro con Petrucci si è svolto ieri mattina in gran segreto, al termine del vertice è stato diffuso un comunicato stampa: «Alla presenza del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato trovato oggi l’accordo fra il Coni e la Società Sportiva Lazio per far disputare alla Lazio il prossimo campionato di Serie A allo Stadio Olimpico… Sono state risolte, quindi, tutte le problematiche che, fino a oggi, avevano costituito un ostacolo ai fini dell’iscrizione della Lazio alla prossima stagione del campionato di calcio»
I tifosi della Lazio non dovranno traslocare al “Barbera” di Palermo, nello stadio che Lotito aveva indicato come alternativa all’Olimpico non avendo ottenuto la licenza d’uso dell’impianto romano. Lazio e Coni hanno firmato una tregua, il contratto ha validità di un anno a differenza del triennale ufficializzato dalla Roma nei giorni scorsi. La società biancoceleste, ottenuto il via libera dall’ente, adesso potrà indicare l’Olimpico come stadio che ospiterà le gare europee e ovviamente quelle del campionato 2012-13 (domani scadrà la preiscrizione). Non sono stati comunicati i termini dell’accordo né le cifre ufficiali del canone d’affitto che la Lazio dovrà riconoscere al Coni: dovrebbero aggirarsi sui tre milioni di euro. L’ostacolo principale era rappresentato dai biglietti, quelli della tribuna Autorità e della tribuna “Coni”, un palco di 120 posti nuovo di zecca che l’ente ha deciso di allestire sin dalla prossima annata (è in costruzione). Il patron biancoceleste, come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha ammorbidito la posizione e si è giunti ad un compromesso. L’incontro con Petrucci si è svolto ieri mattina in gran segreto, al termine del vertice è stato diffuso un comunicato stampa: «Alla presenza del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato trovato oggi l’accordo fra il Coni e la Società Sportiva Lazio per far disputare alla Lazio il prossimo campionato di Serie A allo Stadio Olimpico… Sono state risolte, quindi, tutte le problematiche che, fino a oggi, avevano costituito un ostacolo ai fini dell’iscrizione della Lazio alla prossima stagione del campionato di calcio»
Candreva resterà alla Lazio
Antonio Candreva |
Accordo
Candreva firmerà un contratto di cinque anni, a 800 mila euro netti a stagione, per la felicità sua e dei tifosi della Lazio, che lo avevano accolto tra i fischi, ma che a suon di buone prestazioni hanno corretto il tiro. Galeotto fu quel gol al Napoli il 7 aprile, ma soprattutto la corsa rabbiosa sotto la Nord: arrivò a Roma a due minuti dalla fine del mercato di gennaio, stavolta niente fiatone. Quello ci sarà ad Auronzo con Petkovic. (Marco Calabresi)
Fonte: Gazzetta dello Sport ed. Roma
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