martedì 31 luglio 2012

Galatasaray punta Hernanes e Gonzalez

Agosto si avvicina: è il mese più caldo, quello in cui gli affari –anche quelli che sembrano impossibili all’alba dell’estate- diventano poi realtà dolcissima per alcuni e amara per altri. La Lazio aspetta, aspetta di cedere perché è condizione necessaria per liberarsi di ingaggi pesanti, per incassare qualche denaro da reinvestire, poi, su un paio di acquisti mirati. E’ Federico Balzaretti il nome in cima alla lista dei desideri, una lista che comprendeva anche Breno, Ederson e Yilmaz. A parte il fantasista, tutti gli altri obiettivi sono sfumati o sono sul punto di allontanarsi definitivamente dall’orizzonte biancoceleste. Sì perché sul terzino rosanero è fortissima la Roma che –proprio oggi- sembra aver piazzato lo scatto. Napoli e Lazio, ora, sono staccate, il giocatore deciderà cosa fare nelle prossime ore: o resta a Palermo o sceglie una tra le tre pretendenti, con la Roma in vantaggio. Sarebbe uno smacco, un duro colpo. Lotito non ci sta, oggi ha provato a mostrare i denti, di fronte ai giornalisti ha parlato di rosa competitiva, di gestione fatta di passione e di voglia di creare un futuro radioso. Un futuro che deve poggiare su fondamenta solide. La Lazio spera di piazzare i cosiddetti esuberi, sarebbe il modo per ripartire di slancio sul mercato in entrata. Lotito è stato deciso: “Noi non vendiamo, ripartiamo dai nostri punti di forza”. Il messaggio del presidente è chiaro, i pezzi pregiati restano, si ricomincia dalla squadra che negli ultimi due anni ha stazionato stabilmente nelle parti alte della classifica. Parole che rassicurano i tifosi. In parte. Sì perché i gioielli nella bottega biancoceleste non mancano e uno su tutti è bramato dai collezionisti esteri e non solo. Hernanes piace, lo ha confermato Joseph Lee – agente del brasiliano- ai nostri microfoni, appena tre giorni fa. Nessuna offerta ufficiale vero, ma tanti sondaggi e tante richieste d’informazioni. Barcellona, Milan, Arsenal, sono state tante le squadra accostate al Profeta, di offerte vere e proprie, però, sul tavolo di Lotito non ne sono arrivate. Attenzione, però, perché su Hernanes è da registrare l’interesse del Galatasaray. Ebbene sì. Proprio i giallorossi di Istanbul, squadra onnipresente in questa estate laziale. Dopo essersi presi Yilmaz, ora i turchi puntano Hernanes. La Champions è appuntamento da non mancare, la dirigenza del Galatasaray vuole fare le cose in grande, sta portando avanti una campagna acquisti importante e dopo il mancato riscatto di Felipe Melo, Hernanes sarebbe il nome giusto per infiammare la Turk Telekom Arena. Secondo indiscrezioni raccolte in Esclusiva dalla redazione di Lalaziosiamonoi.it, però, dalle segrete stanze di Formello emergerebbe chiara la volontà di non cedere il Profeta, di mantenerlo a Roma e costruire intorno a lui la squadra. Petkovic lo adora, lo vuole plasmare, farne un centrocampista completo, rapido di testa, capace di giocare a due tocchi e dispensare palloni. “Io lo vedo nel fulcro del gioco”, ha dichiarato Vlado nei giorni scorsi. Per questo il Profeta è stato provato quasi sempre accanto a Ledesma o a Cana nel 4-4-2. Un regista atipico, un centrale con licenza d’inserirsi e vedere la porta (19 gol in due anni non sono roba da niente). In rosa i trequartisti abbondano: Mauri, Candreva ed Ederson sono giocatori di qualità, anche per questo Hernanes potrebbe abbassare il suo raggio d’azione. Nelle uscite contro Siena e Torino le risposte non sono state confortanti, ma gli alibi ci sono. Eccome. Una condizione fisica approssimativa, gambe imballate da carichi di lavoro pesanti e soprattutto la disabitudine a un ruolo che l’ex San Paolo svolgeva con disinvoltura in Brasile ma che, in Italia, non ha mai ricoperto.

20 MILIONI O NIENTE
- Dovrà lavorare Petkovic, Hernanes è la sua sfida. La sfida di Lotito è resistere agli assalti che da qui al 31 agosto potrebbero essere portati dalla Turchia. Sabato, la Lazio vola a Smirne, c’è da affrontare Yilmaz, ma anche Muslera. L’amichevole tra biancocelesti e giallorossi sarà l’occasione per parlare di Hernanes, giocatore che ai turchi piace: considerato la ciliegina sulla torta per completare una squadra in grado di dominare la Super Lig e affrontare al meglio al ritrovata Champions League. Proprio quella competizione che il Profeta sogna da quando –nell’agosto di due anni fa- fece il suo sbarco trionfale a Roma. La Lazio, con Hernanes a guidarla, ha sfiorato la qualificazione per ben due volte, non sono bastate le magie del Profeta per agguantare quei posti validi per accedere al preliminare. Lotito, però, ha le idee chiare in testa: Hernanes non si tocca. Ma tutto ha un prezzo e se i turchi dovessero mettere sul piatto un’offerta da 18-20 milioni, allora i discorsi potrebbero cambiare. Sì perché una cifra simile consentirebbe alla Lazio di gettarsi sul mercato con un capitale importante e acquistare almeno tre tasselli per completare la rosa. Discorsi prematuri anche perché 20 milioni, nonostante il Galatasaray sia un club solido e ricco, sono troppi anche sulle rive del Bosforo. Hernanes resterà in biancoceleste, il suo agente sarà a Roma nelle prossime settimane, non si parlerà di cessione, almeno per ora questo tipo di argomento non è in agenda. Si farà il punto della situazione, Joseph Lee chiederà alla società le sue intenzioni e la Lazio, adesso, non ha voglia di vendere il Profeta e lo stesso non ha voglia di abbandonare la Lazio.

NON SOLO HERNANES
- Quella contro il Galatasaray sarà partita vera, match atteso perché prima amichevole internazionale dell’estate. La gara di Smirne, però, che rischia di diventare un meeting di mercato perché oltre a Hernanes, ai turchi non dispiace neanche Alvaro Gonzalez. “El Tata” è grande amico di Muslera, che bene ha parlato del suo compagno di nazionale alla dirigenza del giallorossa. Gonzalez –così come il brasiliano- piace a tanti club (Fulham, Bayer Leverkusen) e non esclude a priori l’idea di lasciare Formello, anche se a Roma sta bene e non sente la necessità di cambiare aria. Lotito valuta l’uruguayano almeno 6 milioni di euro, cifra che i turchi considerano alta. Sarà un sabato bollente. Il prossimo. E non per le temperature che, a Smirne, sfioreranno i 38°.

Fonte: MarcoValerio Bava/Alessandro Zappulla-Lalaziosiamonoi.it

Sprint Guidetti e Sigthorsson. Carrizo...

Un reparto avanzato comunque da rinforzare e la Lazio sembra preferire le bionde: John Guidetti da una parte e Kolbeinn Sigthorsson dall'altra.  Un italo svedese e un islandese, cuori freddi ma piedi caldi.  Sigthorsson gioca d'azzardo, va di poker ma gli piace segnare e l'ha dimostrato il 29 gennaio 2011, a soli vent’anni, con la maglia dell’Az Alkmaar, rifilò una cinquina al Venlo. Già nel 2007 l'Arsenal si era innamorato di lui, ma rifiutò uno dei più importanti club inglesi perchè voleva giocare con continuità e stendere l'Olanda ai suoi piedi, come si legge nell'edizione odierna del Corriere dello Sport. Ha fame di gol, è forte e statuario tanto da somigliare al connazionale Gudjohnsen, ex stella di Barca e Chelsea. Kolbeinn però ha una media reti invidiabile: 0,46 centri a partita, 15 centri in 32 gare nella prima Eredivisie, 7 in 14 nell’ultima con la casacca dell’Ajax. Ora gli sta stretta, quella maglia: a 22 anni vuole fare il salto di qualità. E' stato proposto alla Lazio per 4,5 milioni, ora è in Islanda a risolvere qualche piccolo problema alla schiena ma aspetta una chiamata tricolore, c'è anche il Pescara.

Guidetti ha due anni in meno dell'islandese, ma nulla da invidiargli a suon di gol. Sogna anche lui di sbarcare a Formello, nelle ultime ore i contatti si sono intensificati. La Lazio lo vorrebbe in prestito, il Manchester City vorrebbe invece fare cassa. Lui - dopo l'esperienza al Feyenord - vuole più spazio, sa che a Roma lo troverebbe. 20 gol in 23 gare, i numeri fanno sognare.

Resta congelata invece la pista per Xandao, la Lazio ha bloccato ogni trattativa con la Trafic, il Desportivo Brazil e lo Sporting Lisbona. C'è il si del centrale ma ora è il presidente Lotito a tergiversare. Solo timidi sondaggi invece per Zapata, i biancocelesti non sono convinti dell'ultima stagione in Liga dell'ex Udinese, non rischierebbero mai 5 milioni. Sembra arenata la trattativa tra Lazio e Atalanta per Stendardo.





Oggi dovrebbe sbarcare a Roma l’agente Sabbag per decidere il futuro di Carrizo. Il portiere, in patria, si sfoga: «Il mio sogno rimane quello di tornare al River. Ho fatto di tutto per esaudirlo già a gennaio». Chissà che non ci riesca nei prossimi giorni. La porta è spalancata.







Fonte: Giorgia Baldinacci - Lalaziosiamonoi.it

Radu il nuovo centrale...

Cambiano in corsa le strategie della Lazio. Inizialmente la dirigenza biancoceleste era intenzionata a portare a Formello due difensori, ma alla fine arriverà solo un giocatore, un terzino sinistro (si punta tutto su Balzaretti). Infatti mister Petkovic è pronto a lanciare Stefan Radu nel ruolo di difensore centrale. Ecco perché la trattativa con Xandao è bloccata. Il club capitolino, come riporta la Gazzetta dello Sport, aveva trovato l’accordo con la Traffic sulla base di 2,6 milioni di euro, mancava solo la firma. Poi l’intoppo: la società brasiliana ha chiesto il 10% su una futura cessione del difensore e naturalmente Lotito non l’ha presa bene. La Lazio vuole investire tutto sul terzino sinistro ed è pronta a riportare il rumeno al centro della difesa. Radu però non ha ancora recuperato dopo l’intervento in artroscopia al ginocchio destro e non parteciperà neanche al ritiro di Fiuggi: resterà a lavorare a Formello.  Sta cercando di forzare i tempi e potrebbe farcela già per la prima giornata di campionato. Petkovic intanto ha già parlato con il rumeno e gli ha fatto capire che preferisce un terzino molto più abile in fase di spinta. E’ una scelta che a Radu non dispiace. Infatti, il rumeno proprio nel ruolo di difensore centrale ha iniziato la sua carriera con la maglia della Dinamo Bucarest.  Prima, però, bisogna rivederlo in campo.

Fonte: Francesco Ponticiello - Lalaziosiamonoi.it

Rassegna Stampa - Corriere dello Sport

Era il giorno della presentazione ufficiale delle nuove maglie, prima dell'inizio della seconda fase del ritiro estivo che prenderà il via stasera a Fiuggi, e in tanti, circa tremila tifosi, hanno salutato la Lazio targata Vladimir Petkovic e Macron. Per l'azienda d'abbigliamento bolognese, che vestirà la società capitolina per le prossime cinque stagioni, oggi si trattava di un debutto e, dalla risposta ricevuta dai supporter che riempivano la tribuna del campo all'interno del centro sportivo di Formello, sembra aver colto nel centro.

siti


LE MAGLIE - Le tre maglie, infatti, sembrano soddisfare i gusti dei tifosi laziali, solleticando i bei ricordi della storia ultracentenaria del club. La prima maglia, quella per le partite casalighe, si lega alla tradizione della società presentando il classico colore celeste, l'aquila sul petto, il colletto bianco e, sotto, la scritta S.S. Lazio 1900. In quella per le trasferte, invece, è il nero il colore dominante rotto da una banda orizzontale celeste. La terza maglia ricorda poi quella utilizzata fuori casa nella stagione dello scudetto degli anni '70. "Con la Puma è stato un matrimonio fantastico durato ben14 anni, che ci ha dato tantissimi successi. Con la Macron iniziamo un nuovo percorso e abbiamo cercato di creare un prodotto innovativo ma che ricordi il più possibile la nostra storia e le nostre tradizioni. Sempre con lo stile e l'eleganza che ci contraddistingue", ha riconosciuto il responsabile del marketing Marco Canigiani, in conferenza stampa prima che l'intera rosa indossasse il lavoro degli ultimi mesi dinanzi ai supporter. "Speriamo di vincere con questa maglia addosso tante partite", è il coro unanime dei calciatori biancocelesti anche oggi acclamati dai propri tifosi. Soprattutto Miroslav Klose, che dal pomeriggio si è aggregato ufficialmente al gruppo dopo le vacanze post-Europeo. 



LOTITO - Poi a Formello ha fatto il suo arrivo anche il presidente Claudio Lotito che non ha tradito le sue doti di oratore. Il patron ha parlato di tutto: dalle nuove maglie - "abbiamo fatto un buon lavoro. Con Macron possiamo creare un polo di riferimento, di moda, tendenza e vita quotidiana-, al mercato biancoceleste. "La Lazio è già competitiva e l'ha già dimostrato negli ultimi due campionati - ha sottolineato - e quest'anno non abbiamo venduto nessuno anche se ci sono arrivate diverse richieste". Lotito, però, non si è sbilanciato sui prossimi arrivi. "Non devo fare annunci sul giornale, non siamo piazzisti, ma sappiamo dove indirizzare i nostri sforzi", ha assicurato. Il presidente non si è mostrato neppure spaventato dal doppio passo falso con Siena e Torino con cui si è concluso il ritiro di Auronzo di Cadore. "Sembra sia successa un'ecatombe - le sue parole - La squadra deve essere consapevole delle proprie potenzialità. Petkovic? Non è mago Zurlì. Ha una massa di giocatori importanti e deve capire quali impiegare. Se compro deve essere qualcuno superiore ai giocatori che già ci sono", ha poi ribadito.


Fonte: Corriere dello Sport

sabato 28 luglio 2012

Auguri a Pedro Antonio Troglio

Centrocampista, nato a Lujan Poia (Argentina) il 28 luglio 1965.

Cresciuto nel River Plate, arriva in Italia acquistato dal Verona nel 1988/89. La Lazio lo acquista nel 1989 dal Verona. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste. Nel 1991 viene ceduto all'Ascoli. In seguito milita nell'Avispa Fukuoka (Giappone) e Gimnasia La Plata. Chiude la carriera nel Villa Dálmine.

Con la Lazio colleziona 40 presenze e 1 rete in Campionato.

Allena il Godoy Cruz, Gimnasia La Plata, Independiente, Cerro Porteno (Paraguay). Nel maggio 2010 diventa l'allenatore dell'Argentinos Juniors, da cui si dimette a settembre del 2011 a causa dei cattivi risultati.

Fonte: LazioWiki.org

Questo il coro che i tifosi della Lazio avevano dedicato a lui, in comune con gli altri 2 stranieri.
"E Ruben Ruben Ruben Ruben Sosa e Ama... Ama... Ama... Amarildo e Pedro Pedro Pedro Pedro Troglio! Alè Alè Alè, Alè Alè la Lazio"

Compie oggi 47 anni.

TANTI AUGURI PEDRO

venerdì 27 luglio 2012

E se davvero fosse così?

Navigando alla ricerca di qualche rumors di mercato in entrata e in uscita della Lazio, mi sono imbattuto in un interessante post di un utente del Forum del sito www.lazio.net.
L'utente pone una interessante analogia sul comportamento del Presidente della Lazio Claudio Lotito che, come noto a tutti, oltre ad essere proprietario della Lazio, lo è anche della Salernitana.
Detto ciò riporto fedelmente quanto espresso dal suddetto utente:

siti

"Tutti noi (o quasi tutti) conosciami i giochi manageriali per il calcio, da Football Manager in giù.
Ce ne sono di tutti i tipi.
Con squadre e calciatori "reali", con campionati e protagonisti completamente inventati, online su internet, in locale sul PC.
Quando ti approcci ad uno di questi giochi, sia la prima volta in assoluto che quando provi una nuova versione, la prima cosa che fai dopo aver creato il tuo profilo e magari messo pure una bella fototessera è di prenderti la tua squadra del cuore, quella vera, e provare l'ebbrezza di guidarla più alto possibile.
Alle prime partite tendi a fare un po' di sbagli che poi affini con il tempo.
Una volta cominciata la partita standard ad un certo punto ti puoi trovare davanti a due vie:
- trovi il "baco" del programma, capisci perfettamente il meccanismo e sfruttando il budget ed il bacino d'utenza che ti riserva il gioco riesci a vincere, a scovare i campioni del futuro, a vendere bene i tuoi giocatori, ad essere una vera macchina da guerra;
- raggiungi il tuo massimo, magari senza vincere niente, galleggiando in una specie di limbo ma consapevole che con quel budget, quel bacino d'utenza e quelle potenzialità più di questo non puoi fare.
In entrambe i casi perdi interesse alla partita, al gioco.
Nel primo caso perchè diventa tutto troppo facile ed anche facendo piazza pulita e ripartendo da zero con i giovani l'entusiasmo ti dura una stagione, poi ti stufi lo stesso.
Nel secondo caso invece ti sembra quasi di timbrare il cartellino per pagare le bollette e non ha più la "voglia" di giocare.
Quindi cosa fai?
Ti crei una alternativa.
Cominci ANCHE un'altra partita ma stavolta partendo dalle origini.
Prendi una squadretta dalle serie inferiori, più in basso possibile, e tenti la scalata, da 0 a 100.
E' lo stesso gioco ma partendo zero l'esperienza maturata in precedenza ti fa partire con una marcia in più e ti sembra di essere quasi infallibile.
Magari succede anche che ti ricordi di quei due ragazzini della primavera che avevi nel primo anno della prima partita, quella da Serie A, e te li vai a prendere perchè sai che nelle serie inferiori sarebbero dei campioni.
L'altra partita non la cancelli ma la lasci lì, col pilota automatico, in autogestione.
Se ogni tanto la riapri e la lasci andare da sola per un paio di stagioni ti vive pure di rendita ma poi, inesorabilmente, comincia a perdere pezzi e sfaldarsi da sola, ad autodistruggersi.
Tu lo vedi ma non te ne preoccupi più di tanto perchè la nuova partita ti stuzzica di più e le tue attenzioni sono tutte lì.

Ve lo ricordate "War Game"?
(WarGames, ndr)
Quel bel filmone anni '80 in cui una simulazione di guerra termonucleare globale diventa reale perchè il computer (macchina notoriamente stupida senza l'intervento umano) della Nasa decide di partecipare al gioco?

Qualcuno trova delle analogie con oggi nella vita reale?"


L'utente in questione mi ha fatto riflettere su quanto successo nei giorni scorsi, sugli impegni di lavoro, che il sig. Claudio Lotito ha sbandierato hai quattro venti, (vds la sua mancata presenza a Sportitalia nella trasmissione condotta da Michele Criscitiello con la presenza di Alfredo Pedullà nello studio di Roma,  che ha scatenato le ire del conduttore) per la Salernitana. Ripeto, per la Salernitana non per la Lazio.
Tutto questo, a me fa veramente riflettere e la domanda che mi martella il cervello è questa:
E SE DAVVERO FOSSE COSI'?

Auguri a Lorik Cana

Lorik Cana
Centrocampista, nato a Pristina (Serbia) il 27 luglio 1983. Naturalizzato albanese e in possesso di passaporto svizzero e francese. Viene acquistato dalla Lazio a partire dalla stagione 2011/12. Trasferitosi con la famiglia in Svizzera a causa della guerra dei Balcani, comincia a giocare nelle squadre giovanili del Losanna e poi del Paris Saint Germain in Francia. Nel 2002 entra a far parte della squadra maggiore dei Transalpini e vi rimane sino al 2005 dopo aver vinto una Coppa di Francia nella stagione 2003/04. Dal 2005 al 2009 milita nell'Olympique Marsiglia di Jean Fernandez e disputa con questa squadra 122 gare. Nel periodo marsigliese viene indicato tra i mediani più forti e completi del Campionato francese. Nella stagione 2009/10 si trasferisce in Inghilterra dove veste la maglia del Sunderland di cui è anche capitano. La stagione successiva passa al Galatarasay. Il 3 luglio 2011 la Lazio lo acquista nell'ambito della trattativa che porta il portiere Muslera nella squadra turca.

Ha giocato (dal 2003) 50 gare nella nazionale albanese di cui è anche capitano.

Cana è un mediano potente e tatticamente abilissimo nel far ripartire la propria squadra. E' anche molto grintoso e qualche volta l'esuberanza eccessiva ne condiziona il rendimento. E' dotato di un fisico molto atletico, essendo alto m 1,86 per un peso di kg 84.

E' stato proclamato per tre volte calciatore albanese dell'anno e nel 2009 è stato inserito tra i primi cinque centrocampisti europei. E' ambasciatore UNICEF per l'Albania e parla cinque lingue, tra cui l'Italiano. Il suo soprannome è "Il guerriero".

Colleziona 15 presenze e 2 reti in campionato (aggiornato a giugno 2012).


Fonte: LazioWiki.org


Cana compie oggi 29 anni.
TANTI AUGURI LORIK

Auguri a Goran Pandev

Goran Pandev
Attaccante, nato a Strumica (F.Y.R.O.M.) il 27 luglio 1983. La carriera professionistica di Pandev comincia a soli 16 anni quando era già titolare della squadra del Belasica. L'esperienza nel campionato macedone è destinata però a durare solo una stagione, infatti l'Inter mostra subito il proprio interessamento per l'attaccante, che decide di portare in Italia nell'estate del 2001. Dopo la stagione 2001/02 la squadra meneghina decide di cederlo a titolo di prestito allo Spezia. In Liguria raccoglie 22 presenze e mette a segno 4 gol nel campionato di serie C1. La stagione seguente i nerazzurri decidono di prestarlo all'Ancona, con i marchigiani oltre all'esordio in Serie A nella partita Ancona-Siena disputata 2 novembre 2003 arrivano 20 presenze e una rete. Viene acquistato nel 2004 dall'Ancona. Disputa cinque stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 159 presenze e 48 goals in Campionato. Nel dicembre 2009 con una sentenza del collegio arbitrale il giocatore ottiene la risoluzione del contratto che lo avrebbe legato per un altro anno alla società biancoceleste e viene ingaggiato dall'Inter di Moratti. Con la squadra nerazzurra vince nella stagione 2009/10 lo scudetto, la Coppa Italia e la Champions League.

Nel luglio 2012 viene acquistato dal Napoli.

Fonte: LazioWiki.org

Pandev compie oggi 29 anni

AUGURI GORAN

Calendario Serie A 2012/13



Alla stesura del calendario di serie A stagione 2012/13 era presente anche Claudio Lotito. Al termine, è arrivato, tramite il sito ufficiale della Lazio, il commento del Presidente della Società biancoceleste:
"Non ci sono partite semplici, sono tutte gare difficili, vanno affrontate con grande concentrazione e spirito di gruppo. Il nostro obiettivo è quello di migliorare, sono sicuro che la squadra saprà interpretare al meglio ogni tipo di impegno che proporrà la nuova stagione calcistica".



La partenza è il 26 agosto, la Lazio nella prima giornata affrontera l'Atalanta a Bergamo. Di seguito le immagini di tutte le giornate del campionato.

















giovedì 26 luglio 2012

Lazio - Torino 0-3

Termina con un secco 3-0 a favore del Torino l'ultima amichevole della Lazio nel ritiro di Auronzo di Cadore. La Lazio è parsa stanca e confusionaria. Al termine della partita Mister Petkovic ha dichiarato di aver terminato gli esperimenti e che ora è pronto a stilare la formazione base.

LAZIO-TORINO 0-3 (0-2)
Reti: 17' Sgrigna (T), 19' Bianchi (T), 69' Diop (T)

Lazio (4-4-2): Marchetti (54' Carrizo); Garrido (67' Scaloni), Biava (54' Cana), Dias, Konko; Lulic (67' Lulic), Ledesma (54' Hernanes), Candreva, Mauri (54' Onazi); Rocchi (54' Gonzalez), Zarate (67' Kozak).
In panchina: Berardi, Alfaro, Rozzi, Floccari, Cavanda, Stendardo. All. Petkovic.

Torino (4-2-4): Gillet (46' Gomis); Darmian, Glick, Ferronetti (32' Migliorini), S. Masiello (46' Barbosa); Vives (46' Basha), Gazzi; Sansone (46' Meggiorini), Sgrigna (46' Verdi), Bianchi (46' Diop), Stevanovic (60' Pagano).
In panchina: - All. Ventura.

Arbitro: Daniele Bindoni (sez. Venezia)
Assistenti: Paolo Dal Cin (sez. Conegliano Veneto), Luca Mondin (sez. Treviso)




mercoledì 25 luglio 2012

Io...Campo di Calcio

Non credo di essere in grado di scrivere la recensione di un libro ma posso raccontarvi le mie impressioni.
Io...Campo di Calcio, di Alessandro Aquilino, non è il classico libro sulla storia della Lazio, storia peraltro a noi tifosi biancocelesti molto cara. E' un libro composto da undici racconti che parlano di calcio e non solo.
"Racconti di un calcio che non c'è più...quello giocato per strada, in pineta, fino al tramonto e oltre...con le ginocchia sbucciate; un calcio giovanile che rimpiango molto e che non vedo più in giro", come dichiarato dall'autore in una recente intervista su una pagina facebook "Ultimi Romantici".

Questa frase di Alessandro, racconta in modo esaustivo quello che mi ha trasmesso il libro, la passione per un qualcosa di effimero che è nella testa di quelli come me magari un po' "più grandi", diciamo sopra i 35/40 anni, quelli come me che alla fine degli anni '70 andavano a giocare a pallone la sera nel piazzale antistante la villa di Alberto Sordi.
Ma quanti palloni avrà trovato il povero Alberto dentro il giardino di casa sua?

Quelli come me che passavano i pomeriggi interi a giocare a pallone nei prati sotto casa e se non c'era il prato, si giocava in strada e se passava una macchina, c'era sempre qualcuno che gridava "macchina" per interrompere il gioco e permettere allo sfortunato automobilista di passare. Le porte erano fatte con i sassi, le regole erano pressochè inventate, dopo 3 calci d'angolo era rigore, per citarne una. Sfide interminabili dove non esisteva il pareggio, o vincevi o perdevi. Quelli come me, maledettamente nostalgici, legati alle sgroppate di Chinaglia.
Leggere il libro è stato come catapultarmi di nuovo nella mia infanzia e adolesenza, quella semplice dove non esistevano i computer, non c'era facebook o twitter, non esistevano i videogiochi, esisteva solo il calcio.
E' un libro dove l'autore esprime la sua LAZIALITA' in modo semplice e gradevole.

Per chiudere, riporto la dedica che Alessandro Aquilino mi ha fatto sul libro:
"A Lanfranco, perchè la lazialità e uno stile di vita...ci unisce pur non conoscendoci".

GRAZIE ALESSANDRO PER LE EMOZIONI CHE HO PROVATO LEGGENDO IL TUO LIBRO.

Di seguito vi riporto l'intervista che Alessandro Aquilino ha rilasciato sulla pagina facebook "Ultimi Romantici"

Ciao Alessandro, iniziamo parlando di te...

Beh...c'è poco da dire...ho 37 anni, il Destino è nel mio cognome e nella data di nascita di mia madre, il 9 gennaio...più destinato alla Lazio di così...sono un tifoso come ce ne sono tanti, abbonato da 22 anni, con la passione per il calcio e per la scrittura...nella vita faccio tutt'altro e mi potreste trovare in giro in qualche centro commerciale di Roma a vendere scarpe da ginnastica...o la domenica in Tribuna Tevere, altrimenti...

Come nasce e che cos'è "Io...Campo di Calcio"?

È una raccolta di racconti, undici per la precisione, come i giocatori di una squadra...di fantasia o ispirati a fatti reali o mie esperienze personali, ma nei quali trasuda tutta la mia passione per i colori biancocelesti ma anche per un calcio che non c'è più...quello giocato per strada, in pineta, fino al tramonto e oltre...con le ginocchia sbucciate; un calcio giovanile che rimpiango molto e che non vedo più in giro. Nasce in modo spontaneo e quasi casuale...io ho sempre scritto per me, quasi per autoanalizzarmi, poi ho visto che ciò che scrivevo, piaceva e c'ho preso gusto...fino al contatto, evidentemente figlio del Destino, con Giulio Ravagni di "Boogaloo"...che ha creduto in me e mi ha permesso di realizzare questo mio sogno. Sogno questo che sarebbe rimasto nel cassetto se quel pomeriggio di ottobre non avessi conosciuto Fabrizio Ghilardi (Autore del libro "Wembley in una stanza") durante la presentazione del suo libro presso il WindRose.

Cos'è la Lazio per te?

Per me la Lazio è vita...è ispirazione quotidiana...è l'impronta nel DNA....non credo che si scelga di diventare laziali...è la Lazio che sceglie te: quando capisce che hai certe caratteristiche...il Laziale ha la sofferenza nel suo DNA...è abituato a lottare contro tutto e tutti...a petto in fuori...non lo hanno mai ucciso, ed è sempre risorto...orgoglioso dei suoi colori e della sua storia...e che anche, e soprattutto, nei momenti più difficili, ha dimostrato l'attaccamento alla maglia...e all'Aquila...

Qual'è il tuo primo ricordo da tifoso?

È un Lazio Pistoiese dei primi anni 80...serie B...uno 0 a 0 di una noia mortale...avevo sette anni...Io e mio padre arrivammo allo Stadio due ore prima...cinque minuti prima iniziasse la partita, chiesi a mio padre di andare via perché mi ero stufato...ecco...se sono sopravvissuto a un Lazio Pistoiese di serie B finito 0 a 0...posso dire di essere un laziale a prova di bomba...in quella partita, non ci fu nulla che potesse farmi venire voglia di diventare quello che sono ora...un Fan...atico di Lazio...

Parlaci in modo random, quasi fosse un brain-storming, dei tuoi idoli e dei migliori momenti per te da laziale...

Vado in ordine sparso: Paul Gascoigne e il suo goal al Derby, lo Scudetto del 2000, i goal di Di Canio al Derby, Beppe Signori, il goal di Poli al Campobasso, il goal di Klose al Derby e certe magie di Hernanes e Zarate, la grinta e la leadership di Simeone e il suo goal alla Juve, Juan Sebastian Veron, Pavel Nedved e il cucchiaio di Boksic a Ferron con applauso di quest'ultimo per il gesto...e ne dimentico altri mille...

Come vive, un tifoso puro come te, il momento che sta vivendo il calcio ora...restrizioni varie, calcio-scommesse, etc...?

Credo che, alla fine, purtroppo, gli unici a pagare sono i tifosi...che vedono la loro passione strumentalizzata e plagiata da politici e calciatori...purtroppo, bisognerebbe dare un segnale forte, ma io personalmente sono troppi legato a quei colori e al pallone per tagliare il cordone ombelicale che mi unisce a loro...e di questa Passione, purtroppo, tanti se ne approfittano....

Nei tuoi racconti, traspare tanta passione, tanta gioia...ma ci sono anche momenti malinconici, tristi...quanto c'è di autobiografico?

Molto...tra le righe c'è una grossa delusione d'amore e il lutto di un padre che non metabolizzi mai...mio padre se ne andato nove anni fa...era un Laziale vero ed un grande uomo...a lui devo tanto...la cultura del lavoro e del rispetto altrui...il lottare per i propri diritti...scrivere di padri e figli è stato un modo per averlo ancora vicino...anche se lui è sempre vicino a me e alla mia famiglia...

Cosa c'è nel tuo futuro?

Beh...oltre a vendere scarpe e andare alo Stadio....c'è un progetto diverso...un romanzo corale, con lo spunto iniziale sempre dedicato al calcio...un romanzo in cui amplio tutti i temi che ci sono in "Io...Campo di Calcio"....ma che poi viaggia verso altre direzioni...solo che le giornate durano 24 ore, bisogna lavorare 10 ore al giorno, dormire e vivere un po'...e per scrivere c'è sempre poco tempo...

Beh...allora noi ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso...speriamo che il tuo libro finisca nelle mani di più laziali possibili, perché lo merita...e ti facciamo un grande "In becco all'Aquila" per i tuoi progetti futuri...di vita e di lavoro...

Grazie a voi per tutto...davvero...e crepi...la Lupa...(etrusca)...sempre...Forza Lazio....

Lazio Siena - Le pagelle

Marchetti 5,5: Spettatore non pagante fino al 41', quando incassa il goal di Larrondo uscendo forse con un pò di ritardo. Nella ripresa smanaccia in angolo un paio di cross radenti di D'Agostino.

22'st Berardi s.v.: Impegnato pochissimo, assiste interessato alle parate del collega Pegolo.

Cavanda 6,5: Come al solito funziona a corrente alternata. Qualche spunto di qualità ma anche tanti errori banali. Stavolta però è più continuo e acquista sicurezza col passare dei minuti. Che sia una nuova alba?

15'st Scaloni 6: Prima sulla destra e poi centrale, sbaglia pochissimo. Ha detto di volersi giocare il posto anche in questa stagione. Siamo sicuri che ci proverà.

Garrido 5: Si vede poco e non forza mai sulla sinistra. Spreca un'altra grande occasione per guadagnarsi un posto sulla sinistra visto anche l'infortunio di Radu. Non pervenuto.

15'st Zauri 6: Assolve il suo compito senza infamia e senza lode. A volte prova a salire in avanti ma sempre con poca convinzione.

Biava 5,5: Affaticato più degli altri, si limita all'indispensabile ma è colpevole come tutti sul vantaggio toscano. Nella ripresa Petkovic gli preferisce Cana inserendo Onazi in mediana.

1'st Onazi 6,5: Dimostra subito di essere uno dei più in forma della squadra correndo per tutto il campo e sfiorando la rete con un bolide da venti metri. In questa Lazio uno come lui ci può stare, soprattutto se continua a metterci questo impegno.

Stendardo 7: E' una delle ultime partite in biancoceleste ma come capita spesso, è anche uno dei migliori. Costringe Pegolo al miracolo quando devia di testa un preciso angolo di Gonzales. Sempre attento e preciso in ogni chiusura. Ci mancherà.

39'st Konko 6,5: Entra in campo e dopo un minuto costringe Pegolo alla deviazione in angolo. Quando gioca sui suoi livelli, dimostra di essere un esterno di grande qualità. Col Torino dovrà confermarsi come uno dei più in forma.

Gonzales 6: Non si ferma mai ma la condizione è ancora approssimativa. Qualche spunto sulla destra ma senza mai riuscire a fare male. Non ama particolarmente il ruolo da esterno puro e si vede.

28'st Candreva 7: Viste le difficoltà della Lazio in avanti, la sua entrata in campo è salutata dai tifosi quasi con un boato. Ci mette poco infatti a prendersi la ribalta, colpendo un palo al 34' ed impegnando ancora Pegolo un minuto dopo. Dimostra uno stato mentale fantastico. In questo momento potrebbe fare di tutto. E' lui l'anima di questa squadra.

Cana 6,5: Ogni gara può essere per lui decisiva per conquistare il posto. Si danna l'anima e al 9'sfiora il vantaggio con colpo di testa da vero centravanti. Nel secondo tempo scala in difesa e dimostra personalità da leader. Che sia il campionato della sua rivincita?

Ledesma 6,5: Il fosforo e la grinta, sono sempre gli stessi. Prende per mano la squadra e fa sempre la cosa giusta. Nel finale di gara quando mancano le energie, si piazza davanti la difesa portando ordine a centrocampo. Imprescindibile.

Hernanes 6: Si muove per tutto il campo come mai aveva fatto fino ad oggi. Pressa, cerca il numero e sfiora la rete su punizione. Manca ancora di lucidità e di resistenza, per questo nella ripresa fa spazio a Rozzi. Comunque positivo e voglioso di prendersi la Lazio.

15'st Rozzi 5,5: Petkovic dimostra ancora una volta di puntare su di lui. Lo schiera sulla sinistra per sfruttare il suo spunto sullo scatto ma il giovane biancoceleste oggi non c'è. Sparisce troppo presto dal gioco, isolandosi in avanti. Deve dare di più.

Floccari 5: Ancora fuori dagli schemi della Lazio. Prova qualche fraseggio ma senza mai pungere come potrebbe. La sua testa è già altrove, non mette neanche la gamba per paura di farsi male.

9'st Zarate 6,5: E' l'uomo più atteso e ogni volta che prende palla regala un brivido. Gioca più arretrato, cercando l'assist ma sfiorando la rete prima al 25' e poi al 43' quando Pegolo gli nega ancora la gioia del goal. Ancora non ha la corsa che gli serve ma la strada stavolta è quella giusta. Speriamo che non la perda

Kozak 5,5: Sfiora la rete in avvio e "sbatte" praticamente contro tutta la difesa del Siena. La scarsa vena di Floccari non lo aiuta ad entrare in partita e nella ripresa Petkovic lo cambia con Alfaro. Da rivedere.

1'st Alfaro 5: Corre tantissimo ma a volte senza una meta. Si cerca poco sia con Zarate che con Rozzi, divorandosi una rete gigantesca al 22' di tesa su cross di Ledesma. Si fa male alla fine. Da gennaio però, è rimasto uguale. Peccato.

Fonte: Emiliano Storace - Lalaziosiamonoi

Lazio-Siena 0-1

Al primo test con una squadra di serie A la Lazio  ben organizzata e convincente non riesce ad aver ragione di un Siena che con un solo tiro nello specchio della porta biancoceleste fa suo il risultato.
Già nel primo tempo la Lazio parte bene, Fa girare la palla e arriva spesso a concludere ma al 41° un errore di valutazione della linea difensiva fa si che un lancio di D'Agostino arrivi a Larrondo che si presenta solo davanti a Marchetti, reo di ritardare l'uscita, e lo supera con un pallonetto. Nel secondo tempo stesso copione, Lazio in attacco e Siena a difendere ma un Pegolo super impedisce ai biancocelesti di pareggiare se non vincere la partita. Alla fine si contano 10 occasioni da gol per la Lazio e 1 (quella del gol di Larrondo) del Siena.

Il tabellino
Lazio-Siena 0-1
Lazio (4-3-1-2): Marchetti (Berardi 23°s.t.); Garrido (Zauri 15°s.t.), Biava (Onazi 1°s.t.), Stendardo (Konko 39° s.t.), Cavanda (Scaloni 15°s.t.); Gonzalez (Candreva 29°s.t.), Ledesma, Cana; Hernanes (Rozzi 15°s.t.); Floccari (Zarate 10°s.t.), Kozak (Alfaro 1°s.t.).
In panchina: Carrizo, Berardi, Dias, Konko, Scaloni, Zauri, Lulic, Mauri, Alfaro, Candreva, Rocchi, Rozzi, Zarate, Onazi. All. Petkovic.
Siena (3-5-2): Pegolo; Terzi, Paci, Contini; Sestu, Vergassola, D'Agostino (Coppola 39° s.t.), Mannini, Rubin; Bogdani (Paolucci 10°s.t.), Larrondo.
In panchina: Farelli, Belmonte, Dellafiore, Buchel, Coppola, Parravicini, Giannetti, Paolucci. All. Cosmi.
Arbitro: Daniele Chiffi (sez. Padova)
Assistenti: Alessio Tolfo (sez. Pordenone), Bruno Donato (sez. San Donà di Piave)

Infermeria - Albano Bizzarri fermo una settimana

Comunicato Ufficiale della S.S. Lazio:
Questo pomeriggio l'atleta Albano Bizzarri ha effettuato, presso la clinica Paideia, gli esami di controllo strumentali al livello della colonna lombare. Gli accertamenti effettuati non hanno evidenziato la presenza di patologie di natura erniaria o listesica ma di uno stato di forte contrattura e rigidità della muscolatura paravertebrale lombare. L'atleta seguirà un protocollo di cure e terapia posturale della durata di una settimana, al seguito della quale potrà riprendere l'attività agonistica.

Lazio-Siena

Foto tratta dalla pagina Facebook Lazio 1900
Oggi alle ore 17:30 da Auronzo di Cadore ci sarà l'incontro amichevole tra Lazio e Siena.
Per i biancocelesti di Petkovic sarà il primo incontro di un certo peso, considerando che nelle prime tre amichevoli, disputate con l'Auronzo, con la Top 11 Calcio Club 103 e con il Montebelluna, la differenza di categoria è stata più che evidente.
La partita verrà trasmessa in diretta TV su Sportitalia ed è visibile anche in streaming sul sito www.sportitalia.com. Sarà possibile seguire la partita anche in radiocronaca su Lazio Style Radio 100.7 ed in streaming su www.sslazio.it

TIM CUP 2012/2013

In attesa dei calendari che saranno sorteggiati domani sera alle 20.30, questa mattina presso gli uffici della Lega Serie A a Milano sono stati sorteggiati gli accoppiamenti per la prossima TIM CUP 2012/2013.
Alla competizione prenderanno parte 78 società: tutte le società ammesse al campionato di Serie A TIM, tutte le società ammesse al campionato di Serie B, oltre a 27 società di Prima e Seconda Divisione e 9 società della Lega Nazionale Dilettanti.
Ci saranno quattro turni eliminatori, poi agli Ottavi di finale entreranno in scena anche le squadre di serie A. La Lazio rientra nelle 8 teste di serie, l'estrazione le ha assegnato il numero 3.



Questo l'elenco completo:

1. Inter
2. Juventus
3. Lazio
4. Udinese
5. Roma
6. Parma
7. Milan
8. Napoli

Agli Ottavi di finale probabile la sfida con una tra Empoli, Siena, Torino o Lecce. In caso di passaggio del turno di queste formazioni, si verificheranno i seguenti accoppiamenti ai Quarti di Finale:
. Inter-Napoli
. Udinese-Roma
. Lazio-Parma
. Juventus-Milan
Questo il calendario completo:

Clicca sull'immagine per ingrandirla

Zarate e la Lazio pronti al si!

Come le grandi rockstar, come gli artisti più eclettici, Mauro Matias Zárate è nato con una virtù - per alcuni una disgrazia: dividere in due fazioni contrapposte l'opinione pubblica, in questo caso i tifosi della Lazio. Da una parte, c'è chi stravede per le sue incontestabili doti tecniche, adorandolo alla follia e riponendo in lui una fiducia sconfinata. Dall'altra parte, c'è chi lo considera alla stregua di un oggetto bello da vedere, ma poco efficace; chi rimpiange di non averlo ceduto già un paio di stagioni fa, quando c'erano squadre disposte a spendere diversi denari per il suo cartellino. Beh, le buone novelle dal fronte dolomitico faranno sicuramente accendere il sorriso sul viso dei primi, gli aficionados del talento di Haedo. Nella tarda serata di ieri, infatti, c'è stato il tanto sospirato incontro tra il presidente biancoceleste Claudio Lotito e Luis Ruzzi, agente dell'attaccante argentino. L'oggetto del vertice era noto già da diverso tempo: per rimanere alla Lazio, Maurito avrebbe dovuto accettare una spalmatura sull'ingaggio, prolungando di conseguenza l'attuale accordo che scadrebbe nel 2014. Una soluzione mossa, in primo luogo, da motivazioni economiche, dal momento che lo stipendio percepito attualmente dal giocatore non combaciava esattamente con gli standard societari: includendo i bonus, Zárate arriva oggi a toccare i 2,7 milioni di euro all'anno. Un gesto, in ogni caso, anche dal forte valore simbolico, soprattutto dal lato del numero 10 laziale: prolungare il contratto a cifre più contenute significherebbe rimettersi in gioco, dopo un'ultima stagione, in particolare, condizionata da molte ombre. L'esito del colloquio odierno, pertanto, avrebbe impresso la giusta accelerata in questa direzione. Il manager di Zárate avrebbe dato l'ok alla spalmatura, proponendo un rinnovo di tre anni: sommati ai due già previsti dall'attuale contratto, il nuovo accordo legherebbe l'argentino alla Lazio per un totale di altri cinque anni. Per quanto riguarda le cifre, la stretta di mano potrebbe giungere intorno ai 2 milioni di euro più bonus a salire. Che, tradotto in linguaggio calcisitico, significa che più Maurito farà bene nei prossimi anni, realizzando gol e sfornando assist, più le sue finanze subiranno in incremento. Ora sta a Claudio Lotito dare l'ultimo assenso all'operazione, circostanza che non sembra presentare di fronte a sé ostacoli imprevedibili. Dopo un anno da innamorati separati, quindi, la Lazio e Mauro Zárate potranno di nuovo rispolverare le fedi nuziali. "E' chiaro che quando tua moglie ti lascia, tu per orgoglio affermi di essere stato tu a mollarla", ama ripetere Luis Ruzzi per giustificare le dichiarazioni che l'attaccante argentino rilasciò lo scorso anno, al momento del passaggio all'Inter. Il 31 agosto 2011, però, è ormai pronto a essere riposto nel cassetto. Chi è iscritto alla fan club degli innamorati cronici di Zárate, prepari la bottiglia di spumante.

Fonte: Stefano Fiori-Lalaziosiamonoi.it

In ricordo dei fondatori Giacomo Bigiarelli

Un pensiero per Giacomo Bigiarelli che avrebbe compiuto oggi 135 anni.

Socio fondatore e fratello di Luigi Bigiarelli. Nato a Roma il 25 luglio 1877, figlio di Mariano e Rosa Manni.

Essendo titolare di un'attività commerciale si trasferì, probabilmente nel 1902, a Bruxelles dove fu presto raggiunto dal fratello Luigi. Statura: m. 1,68, colorito: roseo, capelli: castani, lisci, occhi: castani. Professione: possidente, N° 2742 d'estrazione nella leva 1877. Mandamento di Roma. Soldato di leva di 3^ categoria, distretto di Roma e lasciato in congedo illimitato il 25 giugno 1897. Anche lui, come il fratello Luigi e i futuri cofondatori Alberto Mesones e Galileo Massa, prima della fondazione della Lazio era legato all'"Associazione Gioventù cristiana"(*) e praticava con successo il nuoto e il podismo. Di Giacomo non erano noti, però, oggettivi risultati sportivi. Solo il giorno 8 febbraio 2012 LazioWiki, per prima, ha finalmente scoperto la partecipazione di questo Fondatore ad una gara di podismo. Essa si svolse il 6 gennaio 1901 ad Albano e vide parteciparvi con i colori biancocelesti, oltre a Giacomo, suo fratello Luigi e l'altro podista della S.P. Lazio Crespi. Si trattava di una gara di marcia di fondo. Inoltre, in un altro documento recente (2012) (v. Foto), è possibile appurare che Giacomo Bigiarelli, insieme al fratello Luigi, fece ritorno a Roma, nel 1903. Probabilmente, pur lavorando a Bruxelles, i due fratelli passavano dei brevi periodi di riposo a Roma e non mancavano di gareggiare.

Per notizie più approfondite su Giacomo Bigiarelli, consultate la pagina a lui dedicata su http://www.laziowiki.org/wiki/Bigiarelli_Giacomo

martedì 24 luglio 2012

Infermeria - situazione Ederson

Questo il comunicato ufficiale che la S.S. Lazio ha pubblicato sul propio sito:
"Questo pomeriggio l'atleta Ederson Honorato Campos è stato sottoposto ad esame strumentale di risonanza magnetica nucleare al ginocchio destro. L'esame effettuato ha confermato la presenza di una distrazione di primo grado del legamento collaterale mediale. Il giocatore pertanto continuerà le cure specifiche del caso per i prossimi sette giorni, per poi iniziare la fase riabilitativa sul campo".
Queste le parole di Ederson all'uscita dalla Paideia:
Non posso dirvi nulla, ma sarò in ritiro a Fiuggi con il resto della squadra.

Auguri a Dino Baggio!

Dino Baggio
Dino Baggio Centrocampista, nato a Camposampiero (PD) il 24 luglio 1971.

La Lazio lo acquista dal Parma nell'ottobre 2000.
Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste.
Con la Lazio colleziona 44 presenze e 1 rete in Campionato.
Nel febbraio 2007, a due anni e mezzo dal ritiro dall'attività professionistica, torna a giocare in Terza Categoria nel Tombolo.

siti

Dal 2009 dirige una scuola calcio giovanile nei pressi di Parma, nel 2011/12 è collaboratore tecnico delle giovanili del Padova.

Un grazie speciale a LazioWiki.org, senza il quale non avrei modo di reperire queste informazioni.

Compie oggi 41 anni.

TANTI AUGURI DINO

Petkovic - Zarate deve restare

Secondo quanto riportato nell'articolo di Enrico Sarzanini per Leggo, Petkovic avrebbe deciso: «Zarate resta alla Lazio». Il tecnico, che aveva chiesto alla società di testarlo in ritiro, si è convinto che il prossimo sarà l’anno dell’attaccante e non vede l’ora di provarlo al fianco di Klose, che si aggregherà al gruppo nel ritiro di Fiuggi. L’argentino è cambiato: disponibile, sorridente, è il primo a scendere sul campo di allenamento e l’ultimo a farsi la doccia.


siti

Ora la palla passa a Lotito che dovrà comunque ridiscutere l’ingaggio di Zarate che all’Inter guadagnava 2,5 milioni di euro, premi e bonus esclusi. L’idea del presidente biancoceleste non è quella di spalmare l’ingaggio (il contratto dell’attaccante scade nel 2014), ma di fargli firmare ex novo un accordo di cinque anni con una base di partenza di 2 milioni di euro a salire. Nelle prossime ore il presidente della Lazio dovrebbe piombare nel ritiro di Auronzo per avere un faccia a faccia proprio con Zarate, ma il condizionale è d’obbligo visto che Lotito era atteso anche nei giorni scorsi ma fino ad oggi non si è ancora visto.

Fonte: Alessandro De Dilectis . Lalziosiamonoi

Notte di fuoco per il Mercato

AGGIORNAMENTO ORE 08:00 - Quella di ieri è stata una giornata importante per il mercato in uscita biancoceleste con l’incontro tra la dirigenza del Pescara e della Lazio per trattare la cessione di Foggia, Carrizo e Floccari, ma anche per la campagna acquisti che ultimamente sembra ferma in attesa di una svolta. Secondo quanto riportato da Daniele Magliocchetti per Il Messaggero, infatti, nella scorsa notte si è parlato, e molto, anche di nuovi innesti per la difesa laziale: da Xandao a un fantomatico mister x, sempre in difesa. L’agente di Alexandre Luiz Reame noto come Xandao, Rivellino jr, è arrivato nella capitale ieri mattina per chiudere l’affare. Il diesse Igli Tare, dopo aver sistemato alcune situazioni in ritiro, nel tardo pomeriggio è riuscito a prendere l’ultimo aereo per Roma, in modo da incontrare il manager del giocatore brasiliano. Il rientro del dirigente era previsto per la fine del ritiro, ma l’operazione legata a Xandao ha preso una piega imprevista. Lo Sporting Lisbona, la squadra in cui sta giocando Xandao in prestito, fino a qualche giorno fa sembrava tagliato fuori dalla trattativa, invece pare stia riuscendo a trovare delle risorse inaspettate per riscattare il calciatore. Dal canto suo la Lazio è vicinissima a trovare l’accordo con la Traffic, l’agenzia di calciatori proprietaria del cartellino di Xandao.E’ una trattativa complicata e delicata, tanto che Lotito e Tare hanno discusso fino a tarda notte con l’entourage del difensore. Lo Sporting avrebbe pronti 2 milioni di euro per acquistare il giocatore, mentre la Lazio pare intenzionata a rilanciare fino a 2,5 milioni. La clausola per ingaggiare Xandao è di 3 milioni e la Traffic non sembra intenzionata a cedere di un millimetro. In più ci sarebbero da corrispondere alte commissioni al procuratore del giocatore e al Desportivo Brasil, il club che detiene i diritti del calciatore. Dunque, la situazione non è semplice, ma la Lazio vuole centrare il suo obiettivo e regalare a Petkovic un difensore. Oltre a Xandao, però, ci sarebbe in ballo un altro centrale che la società biancoceleste sta trattando contestualmente al brasiliano. Il suo nome per ora è avvolto nel mistero. Di questo fantomatico mister x si sa solo l’età, 22-23 anni, che è europeo e che può giocare non solo al centro ma anche a sinistra.

siti




AGGIORNAMENTO ORE 01.38 - Dopo quasi cinque ore è finito l'incontro tra Lazio e Pescara a Villa San Sebastiano. Lotito, Sebastiani, Delli Carri e Tare non hanno parlato solo di Pasquale Foggia e Juan Pablo Carrizo, ma anche di Sergio Floccari. Il club abruzzese vorrebbe inserire nell'operazione anche l'attaccante di Nicotera, ma per il momento c'è ancora differenza tra domanda e offerta. Già nelle prossime ore ci saranno nuovi contatti tra le due dirigenze per cercare di sbloccare la trattativa.

AGGIORNAMENTO 24/07 ORE 00.50
- E' la notte dei primi addii. La Lazio sta per salutare Pasquale Foggia. Il fantasista napoletano è sempre più vicino al Pescara. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, le parti sarebbero a un passo dal trovare un accordo per il passaggio di Foggia alla corte di Giovanni Stroppa. Il meeting tra i dirigenti della Lazio e quelli del Pescara non è ancora finito. Si discute anche di Juan Pablo Carrizo: ma la situazione del portiere non è ancora all'epilogo e l'arrivo di Sabbag solo a inizio della prossima settimana è un indizio in tal senso.

AGGIORNAMENTO ORE 23.45 - L'incontro tra Lazio e Pescara è ancora in corso. A Villa San Sebastiano sono presenti anche il ds abruzzese Delli Carri e l'agente di Foggia, Marco Sommella.

AGGIORNAMENTO ORE 22.40 - La notte rovente di Lotito e Tare è in corso. A Villa San Sebastiano è presente anche il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani.

AGGIORNAMENTO ORE 22.20
- Via vai di macchine, chi entra e chi esce. Non è un locale alla moda, è Villa San Sebastiano. Lotito progetta il futuro della Lazio, ma anche della Salernitana. Dalla residenza di Lotito è uscito, poco fa, Francesco Montervino, capitano della squadra granata.

AGGIORNAMENTO ORE 21.55
- A Villa San Sebastiano sta per cominciare il meeting tra la dirigenza laziale e quella del Pescara. E' appena arrivato Igli Tare, rientrato a Roma da poche ore di ritorno da Auronzo.

Senza tormentone estivo non si puó stare. Da Auronzo, incassata la chiacchierata con Petkovic, Igli Tare é tornato a Roma, diretto a tutta velocità a Villa San Sebastiano, secondo un tweet di Daniele Magliocchetti del Messaggero. Giornata di mercato no-stop per il presidente biancoceleste: oggi a Formello l'incontro con il ds Capozucca del Genoa, oggetto del contendere Sculli e chissà che non sia stato fatto anche il nome di Giandomenico Mesto per il ruolo di terzino destro. Fuori dalla Petkovisione Guglielmo Stendardo, Tare dovrà parlare con Lotito anche della sua partenza destinazione Bergamo, sponda Atalanta, ma sembra destinato ad essere oggetto di discussione anche Xandao: secondo Magliocchetti, l'imponente centrale brasiliano avrenne prezzo accessibile per le magre casse biancocelesti. Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, in questo momento il presidente Lotito sarebbe a colloquio a Villa San Sebastiano con il n.1 del Pescara Sebastiani. Il giovane presidente abruzzese vorrebbe tornare alla corte di Stroppa con un doppio regalo: Carrizo tra i pali ed il folletto partenopeo Pasquale Foggia in prestito per impreziosire il telaio offensivo della neopromossa. Lunedì Pablo Sabbag sarà a Roma per definire la situazione del suo assistito, il presidente del Pescara vorrebbe portarlo a titolo definitivo all'"Adriatico". "Lunedì sarò a Roma e decideremo il futuro di Carrizo", queste le parole del procuratore argentino ai nostri microfoni. Il portiere argentino si é finora allenato agli ordini di Grigioni ad Auronzo di Cadore. Finalmente l'annosa operazione sfoltimento sembra aver innescato la prima: il piede sull'acceleratore c'é, ora Tare deve stringere i denti e premerlo a fondo. Sogno di una notte di mezza estate: bye bye capitale umano in eccesso. Purché non diventi anche il mercato in uscita di nuovo leitmotiv asfissiante di questo agosto: certo tormentone più, tormentone meno, il tifoso laziale non puó di certo annoiarsi: che mondo sarebbe senza telenovelas.

Fonte: Capriotti/Ponticiello/Bava-Lalaziosiamonoi

Infermeria

Sospiro di sollievo per Modibo Diakitè, ieri alla clinica Paideia è stato sottoposto ad accertamenti radiografici, tac e risonanza magnetica alla gamba sinistra in seguito al trauma riportato durante l’amichevole giocata sabato pomeriggio. «Tali accertamenti non hanno evidenziato fratture o cedimenti del callo osseo in corrispondenza della pregressa frattura da stress che l’atleta riportò due anni fa. E stata altresì evidenziata la presenza di un edema in corrispondenza della parte più profonda dell’osso. Per tale motivo il consulente ortopedico dott. Stefano Lovati, ha ritenuto opportuno prescrivere un periodo di circa venti giorni di riposo, durante il quale l’atleta verrà sottoposto a trattamenti specifici», è il testo del bollettino medico diramato dalla Lazio sul sito ufficiale. Diakitè non rientrerà ad Auronzo di Cadore, si curerà a Roma, salterà il ritiro di Fiuggi, spera di tornare in campo prima del 15 agosto. Sarà sottoposto immediatamente alle cure del caso, la paura è passata. Si era temuto il peggio, è stato riscontrato solo un edema, non ci sono fratture, una buona notizia per la Lazio e per Petkovic.

siti

Quindi per Diakitè venti giorni ai box e oggi si conosceranno con esattezza i tempi di recupero di Ederson. L’italo-brasiliano è atteso in Paideia, sarà sottoposto a controlli strumentali, anche lui verrà visitato dal professor Stefano Lovati, ortopedico di fiducia della Lazio. Ederson s’era fatto male ad Auronzo nei giorni scorsi, sera procurato un trauma contusivo-distorsivo del ginocchio destro con interessamento parziale del legamento collaterale mediale. Gli è stato applicato un tutore al ginocchio, per evitare sforzi non ha poggiato il piede destro per terra. Spera di rientrare in campo tra meno di tre settimane. Era finito ko dopo un contrasto con l’amico Hernanes, non ha mai perso il sorriso, non fa parte del suo modo di essere. Ederson vuole tornare più forte di prima, si è ambientato alla perfezione, nelle prime settimane di ritiro s’è fatto apprezzare per forza tecnica e duttilità. Il centrocampista scalpita, vuole rientrare il prima possibile, in questi giorni ha lavorato in palestra. La lesione del legamento preoccupa e vanno scongiurati problemi al menisco. Ederson si sente meglio, la speranza di rivederlo in campo presto si rafforza. C’è bisogno di lui, può ricoprire più ruoli, sa fare gol, dovrà rivelarsi un’arma vincente. Lotito l’ha preso perché lo ritiene un campione e da campione lui dovrà giocare.

Intanto, ieri mattina si è fermato Stefano Mauri ma per lui niente di preoccupante, le parole del Dott. Stefano Bianchini a Lazio Style Radio: "Stefano si è fermato per un dolore di tipo infiammatorio alla tibia, determinato sicuramente dallo scarpino e dal campo appesantito dalla pioggia. Sono comunque problematiche di lieve intensità: se fossimo in piena stagione e domenica si dovesse giocare Stefano sarebbe disponibile, ma in questa fase è giusto prendere tutte le precauzioni possibili. Probabile che resti 2-3 giorni fermo" Il dott. Bianchini prosegue parlando delle altre situazioni riguardanti l'infermeria: “Bizzarri sta andando meglio, sta proseguendo col lavoro differenziato. Biava ha intensificato il lavoro differenziato e la situazione è comunque positiva”. Conclusione con una valutazione generale sul ritiro dal punto di vista degli infortuni: “Dal punto di vista medico il ritiro è stato altamente positivo perché, a parte i problemi traumatici di Ederson e Diakitè di cui si aspettano risposte più indicative dagli accertamenti, non ci sono stati problemi seri, come ci sono stati nei ritiri di altre squadre”.

lunedì 23 luglio 2012

Incontro LOTITO-CAPOZUCCA

Sono ore frenetiche per Giuseppe Sculli, finito, come prevedibile, al centro della bufera dello scandalo del calcioscommesse. Un vero e proprio  tifone che sta spazzando via tutto quello che incontra senza mai fermarsi. Il tesserato biancoceleste va veloce verso la prima audizione nella Procura di Genova. Sembra quasi scontato, infatti, che i magistrati friulani richiederanno la sua presenza per aggiungere altre informazioni a quelle gia raccolte ai 13 giocatori rossoblù, portati in caserma e interrogati a Bormio pochi giorni fa. Ci sarebbe da capire i motivi che hanno portato alla ripresa del match Genoa-Siena, interrotto, come tutti sanno, dalle accese proteste dei tifosi genoani. Sculli fu il vero protagonista della vicenda, trattò con gli ultrà durante la sospensione. Oltre a questo c’è da valutare ancora la situazione legata a due partite indagate in cui l’attaccante sarebbe stato coinvolto: Lazio – Genoa e naturalmente il derby con la Sampdoria. Per questi fatti, però, l’interessato non è mai stato ascoltato:  la procura di Cremona aveva chiesto il fermo (negato dal gip) ritenendolo il regista della combine della gara dell’Olimpico. Sculli a Cremona non è arrivato, ma adesso una chiamata dalla Procura di Genova sembra certa. Insomma tra i tanti pensieri che affollano la mente dell’attaccante quello riguardante il suo futuro nel mondo del calcio giocato è senza dubbio l’ultimo in ordine di importanza, ma attualmente la sua posizione è ancora tutta decidere. Ceduto in prestito con diritto di riscatto al Genoa nella finestra di riparazione di gennaio sembrava quasi scontato il riscatto da parte della società rossoblù: la Lazio si era tutelata con la promessa fatta da Preziosi al suo amico Lotito. Un’asse salda e duratura nel tempo quella tra Roma e Genova che però si è interrotta bruscamente ai primi di giugno con le parole di Lo Monaco, all’esordio come Amministratore Delegato del Genoa:”Sculli è un giocatore della Lazio, non lo riscatteremo”. La risposta della Lazio è arrivata in vece per bocca di Lotito, che, poche settimane dopo,  ai margini della presentazione del neo-acquisto biancoceleste Ederson ha detto: “Sculli non rientrìerà a Roma”. Nel mezzo di queste dichiarazioni ci sarebbero state diverse telefonate “infuocate” tra i due presidenti dei club che avrebbero portato quantomeno ad una calma apparente.

L'INCONTRO  - Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva dalla redazione de Lalaziosiamonoi.it proprio in queste ore starebbe andando in scena un incontro tra il ds del Genoa Capozucca e Lotito che deciderà,tra le altre cose, le sorti di Sculli. Difficile prevedere l’esito dell’incontro per il calciatore che, per le note vicende, non è gradito a Genova, ma neanche a Roma. Sul tavolo delle trattative potrebbe esserci anche Giandomenico Mesto, già da settimane accostato alla Lazio che è notoriamente alla ricerca di un esterno di ruolo . Il laterale rossoblù, che ha un contratto con i grifoni in scadenza nel 2014, potrebbe essere la pedina giusta per far scoppiare definitivamente la pace tra le due società.

Fonte: Alessandro De Dilectis - Lalziosiamonoi

In ricordo dei fondatori - Enrico Venier

Enrico Venier
Enrico Venier Socio fondatore. Nato a Roma il 23 luglio 1882, figlio di Eugenio e Fosca Chili. Deceduto a Roma il 3 agosto 1934. Statura: m. 1,58 Colorito: bruno Capelli: neri lisci Occhi: castani. Professione: possidente. Sa leggere e scrivere. N° 1152 d'estrazione di leva 1882. Servizio negli Aerostieri. Nuotatore. Nel 1901, come pallanotista, vince il 1° Campionato italiano di questa disciplina sportiva con i colori della Rari Nantes.
Fonte e foto: LazioWiki

siti

Mi sembra doveroso ricordarlo per il  130° anniversario della sua nascita.

Auguri a Giancarlo Oddi

Giancarlo Oddi
Giancarlo Oddi nasce a Roma il 23 luglio 1948 ed è assieme a Franco Tripodi l'unico romano della squadra dello Scudetto del 1974


Dai primi passi a Maestrelli

Comincia a giocare da ragazzino nel Santos Roma, la squadra del suo quartiere (il Tufello-Montesacro) ed a quel tempo viene descritto come una promettente mezz'ala. A quattordici anni passa al Gate, la squadra del quotidiano Paese Sera per poi essere acquistato l'anno successivo dall'Almas Roma del quartiere San Giovanni. Qui Oddi arretra la sua posizione in campo trasformandosi prima in mediano di spinta, poi in libero ed alla fine in terzino destro.

I piedi non sono raffinati ma mostra già il carattere agonistico sebbene non abbia ancora vent'anni, tanto che il 16 marzo 1966 sostiene un provino a porte chiuse, insieme ad altri 25 calciatori (tra cui Bruschettini e Chinellato) con la Roma al Flaminio. Nel 1967 gli osservatori della Lazio lo portano ai campi d'allenamento di Tor Di Quinto. Nella stagione 1967/68 entra nella Primavera, vince il campionato De Martino e fa una presenza in Serie B.
L'anno successivo, per problemi economici della famiglia, chiede di andare a giocare in provincia e la Lazio lo presta al Sora in serie D dove fa un buon campionato.

Anni indimenticabili

Un anno dopo è di nuovo a Roma ma racimola solo 3 presenze e per il 1970/71 va a giocare nella Massese, in Serie B. Tornato per la terza volta alla Lazio nel 1971/72, primo anno di Tommaso Maestrelli alla guida dei biancocelesti, gioca dieci partite e contribuisce alla promozione in Serie A. Il nuovo allenatore ha molta stima di lui, ma non vuole bruciarlo. L'anno successivo, con le partenze di Legnaro e Papadopulo, per lui si aprono le porte della prima squadra come titolare.

Per un triennio gioca 30 partite su 30 senza mai uscire nemmeno per un minuto. Riveste il ruolo di stopper puro con altissima affidabilità, sempre incollato al centravanti avversario ed esentato dai compiti di manovra, sebbene sia uno dei pochi stopper a giocare con entrambi i piedi e non gli manchino lucidità e visione di gioco. E' uno dei migliori difensori tra il 1972 e il 1974 e con Wilson e Martini fanno una diga difensiva quasi insormontabile.

Nell'estate 1973 ha richieste da tutte le squadre del nord, ma Lenzini e soprattutto Maestrelli, rifiutano qualsiasi ipotesi di trattativa per il suo cartellino. Nel febbraio 1974 viene convocato da Ferruccio Valcareggi in Nazionale e per lui si aprono le porte per la Coppa del Mondo che si svolge in Germania ma alla fine gli verrà preferito lo juventino Morini perchè ritenuto più esperto a livello internazionale, facendo infuriare non poco gli altri laziali convocati in nazionale. Purtroppo non collezionerà nessuna presenza ufficiale in azzurro.

Si consolerà con lo Scudetto del 1974 vinto da romano nel suo stadio. La sera dei festeggiamenti fu derubato della sua auto con dentro il giaccone di pelle che, scaramanticamente, portava anche quando faceva un caldo da spiaggia. La macchina fu ritrovata pochi giorni dopo, ma del giaccone non ebbe più traccia. La stagione 1974/75 lo vide sempre protagonista, ma la malattia dell'allenatore fu un colpo tremendo per tutta la squadra che non si ripetè ai livelli della stagione precedente.
 
Ceduto al Cesena

Con Maestrelli malato, la Società compie l'errore di smembrare la squadra. Così, su indicazione dell'allenatore Corsini, spinto anch'esso da cattivi suggerimenti, anche Oddi viene ceduto, dopo 104 presenze in Campionato, 24 presenze in Coppa Italia e 4 presenze in Coppa UEFA in sei anni di Lazio. Finisce, insieme a Frustalupi al Cesena in cambio di Ammoniaci e Brignani, facendo la fortuna del piccolo club romagnolo che centrò la qualificazione in Coppa UEFA l'anno successivo.

Nella primavera del 1976, prima della gara di ritorno contro i biancazzurri, è al centro di uno spiacevole episodio che per poco non costa caro alla Lazio. Infatti i dirigenti biancazzurri, prima dell'incontro, ingenuamente vogliono saldare delle pendenze con lui e Frustalupi riguardanti le stagioni trascorse in biancazzurro. La faccenda viene scambiata per un tentativo di illecito e finisce sotto l'occhio del ciclone. Fortunatamente la Procura Federale capisce che si trattava solo di soldi arretrati e assolve tutti, ma la leggerezza poteva costare il deferimento al giocatore e la retrocessione a tavolino.

Nella squadra emiliana Oddi trascorre otto lunghi anni tra Serie A e Serie B ma il desiderio di tornare a Roma è così forte che nel 1983, a trentacinque anni, accetta di buon grado la chiamata dalla Lodigiani in C2, dove rimane un altro anno prima di terminare la sua carriera di calciatore.

Il ritorno in panchina

Nel 1984 Oddi si toglie gli scarpini e salta dall'altra parte del campo e cioè sulla panchina della Lazio. All'inizio fa il vice di Paolo Carosi che l'anno prima ha salvato la Lazio all'ultima giornata. Ma le cose quell'anno vanno male e la gioia della direzione tecnica della squadra annega nell'abisso della retrocessione. Dopo gli esoneri di Carosi e del subentrato Lorenzo a dieci partite dalla fine del Campionato, non basta il cuore di Oddi, rimasto il solo allenatore, a raddrizzare la rotta.

Il mister venuto dal Tufello racimola in tutto cinque punti frutto di cinque pareggi e la Lazio si classifica ultima, al pari con la Cremonese. Dopo questa stagione tempestosa, in cui la retrocessione riflette soprattutto il grande caos a livello societario più che le reali qualità tecniche dei giocatori, Oddi ritorna allenatore in seconda fino agli inizi degli anni Novanta, affiancando prima Gigi Simoni e Fascetti in Serie B, poi, dopo il ritorno in Serie A, Materazzi e Zoff. Vince un campionato con Lazio Master Calcio a 5 nel 1997.

All'arrivo di Zeman alla Lazio passa al settore giovanile. Fa anche una breve esperienza in Cina, ma dopo un po' ritorna a casa. Nel campionato 2007/08 è l'allenatore in seconda del Lecce, con Papadopulo trainer, e il 15 giugno 2008 conquista la promozione in Serie A. Nel Marzo 2011 sempre assieme a Papadopulo, va al Torino come vice allenatore, ma i due vengono sollevati dall'incarico dopo appena 12 giorni.

Palmares

    1 Scudetto (Lazio) nel 1973/74
    1 Campionato De Martino 1967/68
    1 Campionato Under 23 1973/74 

FONTE: LAZIOWIKI.ORG

Giancarlo Oddi, compie oggi 64 anni.

TANTI AUGURI GIANCARLO

Mercato - Situazione.

Il mercato in entrata della Lazio in questo momento latita. Una rosa da sfoltire, secondo quanto richiesto da Petkovic, frena gli obiettivi in entrata.
Attualmente la Lazio cerca un difensore centrale, un esterno sinistro e un attaccante.

siti




Movimenti in entrata:

XANDAO: sembra in dirittura di arrivo la trattativa relativa al centrale brasiliano (con passaporto italiano). Lazio e Traffic, società che detiene il cartellino del giocatore, sembrano essersi accordate.
Anche con il giocatore sembra ci sia l'accordo sulla base di 400.000 euro più bonus a stagione con un contratto che legherebbe Xandao alla Lazio per 4 anni. L'unico ostacolo è rappresentato dalla società dove il giocatore ha giocato l'ultimo anno, lo Sporting Lisbona, che ha prelazione sul riscatto del giocatore a 3 milioni di euro. Vista la crisi portoghese è una soluzione altamente improbabile.

PELUSO: Sfumato Balzaretti, per il quale dopo il no del PSG potrebbe riaprirsi la pista per portarlo alla Lazio che però dovrà vedersela con il Napoli che ha già fatto una proposta al Palermo. L'esterno sinistro dell'Atalanta, cresciuto nelle giovanili della Lazio, sarebbe l'obiettivo primario da raggiungere. I bergamaschi chiedono 5 milioni di euro per il cartellino del giocatore, cifra che il presidente Lotito non vorrebbe spendere, perché Peluso ha 28 anni ma soprattutto perché l’Atalanta è seriamente interessata ad un suo giocatore. Si tratta di Guglielmo Stendardo.

Movimenti in uscita:

STENDARDO: il centrale della Lazio è sul piede di partenza verso Bergamo (è atteso già stasera a Rovetta, alla corte di Colantuono). L'Atalanta a offerto al giocatore un contratto triennale. Verrebbe acquisito a titolo gratuito. Meglio risparmiare uno stipendio troppo elevato (900.000 euro netti fino a giugno 2013). Visto l'esito della trattativa, potrebbe aprirsi per la Lazio una corsia preferenziale per arrivare a Peluso.

FOGGIA: Il Pescara è sempre interessato al fantasista, ma non si muove ancora nulla.
La Lazio vorrebbe monetizzare mentre il Pescara preferirebbe averlo in prestito.

J.P. CARRISO: vale lo stesso discorso di Foggia.

ALFARO: il Chievo è interessato ma la Lazio vorrebbe cederlo solo in prestito visto che crede molto sull'attaccante uruguaiano.