Il derby della Capitale fa parlare 365 giorni all’anno ed un mese prima dell’evento scatta già il countdown, quasi come fosse un capodanno.
Vincere o perdere, in questa Roma ancora fortemente attaccata al campanilismo, vuol dire molto qui, per il ragazzino come per il vecchietto in pensione, per l’ultrà così come per il tifoso occasionale.
Una favola troppo bella, per rovinarla con sottoprodotti ad uso…allenamento. Secondo le ultime indiscrezioni la Lazio avrebbe rifiutato di partecipare ad una stracittadina con la Roma, prevista a Boston, per la tournèe americana dei giallorossi. Un evento a scopo commerciale, di puro marketing, come piace gli americani.
Vendere una sfida da gladiatori ai seguaci dello Zio Sam, fruitori distratti di qualsiasi tipo di spettacolo che preveda pop corn, birra e scontri duri (e qualche bella ragazza): sacrilegio, il trionfo del profano, il derby è sacro ed è un’esclusiva del nostro campionato.
La nuova Roma a stelle e strisce evidentemente non la pensa così e ha proposto l’amichevole alla Lazio, e sembra che i biancocelesti abbiano risposto picche, ricreando una situazione simile a due stagioni fa. I motivi del “no”? Nel calcio moderno il nostro discorso non è più attuale, la moneta “tira” e dubitiamo che Lotito abbia rifiutato (se così fosse) in prima persona; più probabile che l’opposizione sia arrivata da Vlado Petkovic, dato che la Lazio tornerà da Auronzo il giorno 26 e la data americana non sarebbe coincisa con gli impegni da un punto di vista pratico/logisitico.
Storie di derby che non saranno mai giocati: noi d’altronde preferiamo l’attesa…
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
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